2024-06-12

“Lavoriamo insieme per creare un’alternativa credibile alla destra nazionalista e antieuropea”


Dal lecchese Sergio Fenaroli riceviamo e pubblichiamo questa riflessione sul voto dell’8 e 9 giugno:

L’esito delle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo hanno confermato lo spostamento a destra previsto da molti analisti, un’ondata che si consolida in Italia, travolge la Germania e in Francia provoca un vero terremoto che ha indotto il presidente Macron a sciogliere il Parlamento e indire nuove elezioni che avverranno entro un mese.

In assoluto vincono ancora gli astensionisti: oltre il 50% degli italiani ha preferito disertare le urne e se non ci fossero state le amministrative abbinate la percentuale degli “assenti” sarebbe stata anche superiore.

Un risultato inaspettato e straordinario sono state la crescita del 5% del Partito democratico al 24,1% e l’affermazione di Alleanza Verdi e Sinistra al 6,8% a scapito del Movimento 5 Stelle (sotto il 10%), che rappresentano una grande speranza di lavoro politico per il futuro in Italia e anche nel nuovo complicato panorama europeo.

Un buon 10% di voti espressi a favore di altre formazioni progressiste non sarà rappresentato in quanto inferiore al quorum del 4%. Una forte delusione per loro, ma un potenziale politico esistente che dovrà riflettere sulla necessità di lavorare superando personalismi e risentimenti e, nella loro diversità, favorire l’unità progressista nel creare una credibile alternativa alla destra italiana.

Già in  queste ore in Francia le città si sono riempite di giovani e cittadini che spontaneamente stanno manifestando contro il pericolo delle destra lepenista uscita vincente dalle elezioni. Ancora una volta i francesi sono al centro dell’attenzione di tutta Europa e del mondo su come riusciranno a respingere l’ondata nera e a salvare la loro tradizione progressista.

L’impegno è rilevante per tutti: il primo è che cessino le guerre in Ucraina e in Israele, che i popoli vengano riconosciuti e rispettati nel Donbass come in Palestina, dunque sconfiggere i guerrafondai e garantire la sicurezza a tutti evitando l’escalation bellicista.

Difendere le condizioni di vita, di lavoro, della formazione, della salute pubblica fortemente compromessa dai tagli indiscriminati, non trascurare l’attenzione alla salvaguardia e prevenzione ambientale alla natura che ci accoglie. La vicinanza alle persone più deboli ed esposte, agli anziani quale patrimonio di esperienze da valorizzare, evitando l’isolamento e la solitudine e tante altre tematiche che ci distinguono quale Paese civile e realmente democratico e non conflittuale o contrapposto come quello attuale.

Se riusciremo insieme a farci carico e risolvere le tematiche e le molteplici incombenze di natura economica/sociale delle fasce sociali più esposte, lavoratori e pensionati, con la concretezza propositiva, saremo credibili nel nostro intento di fermare la destra nazionalista e antieuropea, evitando una deriva autoritaria antidemocratica rappresentata dal premierato, contrario alla nostra Costituzione, e l’autonomia differenziata delle Regioni che dividerà l’Italia.

Sergio Fenaroli (Lecco)

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