Dal lecchese Sergio Fenaroli riceviamo e pubblichiamo questa riflessione:
Per fomentare lo scontro e destabilizzare una comunità una società o uno Stato contro l’altro è necessario alimentare e mantenere una tensione costante, fomentare le paure dell’uno contro l’altro, utilizzando le diversità di provenienza culturali, religiose, di genere, sino al colore della loro pelle. In una parola l’odio e la paura.
E’ questo il disegno progettuale, non l’unico, posto in atto dalle forze oscurantiste e reazionarie che hanno agito da troppi anni a questa parte sino al punto non solo di avere ottenuto i voti necessari a guidare le istituzioni nazionali e internazionali, ma facendosi gioco delle stesse e di tutti noi, portando oggi sull’orlo di una guerra mondiale lo scontro tra “diversi”.
Questa chiave di lettura ci aiuta a meglio comprendere quanto di drammatico sta avvenendo sia in Ucraina dal febbraio 2014, ma anche in Israele da oltre 75 anni e in altri teatri di guerra. E’ ormai palese ed evidente che lo scontro aizzato in Ucraina, scremato dalle menzogne raccontate a piene mani dai mass media occidentali, è tra l’Occidente, la Nato e la Russia, a fasi storiche alterne, il nemico di sempre. Oggi l’Ucraina che conoscevamo non esiste più.
In Israele le ragioni e le responsabilità del massacro genocida in corso sono da ricercare in tutti questi 75 anni trascorsi dalla nascita dello Stato di Israele e le complicità a vario titolo condivise dagli Stati occidentali che non hanno mai voluto riconoscere l’esistenza di uno Stato palestinese.
Oggi si legittima l’ipocrisia delle élites occidentali nel difendere la sovranità dell’Ucraina, rischiando un conflitto nucleare mondiale contro la Russia, mentre si continua a balbettare sulla necessità di riconoscere la Stato di Palestina, la sua sovranità al diritto di esistere, quando da tempo una parte sempre più ampia del popolo d’Israele, ritiene necessaria e legittima tale soluzione.
La Palestina è stata cancellata dalle mappe e dall’odio dei coloni sionisti e dalla nostra complicità.
L’escalation è già stata decisa dalla Nato, la regola del silenzio assenso coprirà la mediocrità dei nostri Governi europei, preoccupati di ottenere i voti nelle imminenti elezioni del Parlamento europeo che purtroppo non cambieranno nulla se non per aggravare e assecondare le scelte dei nostri oligarchi che sempre più si arricchiscono alle nostre spalle, alla faccia della democrazia.
E’ davvero complicato e difficile comprendere e liberarsi da queste dinamiche belliciste che ci vedono in buona parte “spettatori inerti e paganti” a morire lasciamo i popoli fratelli ucraini e russi e sul versante mediorientale i palestinesi e giovani israeliani.
Faremo il nostro dovere, voteremo contro tutte le guerre e sceglieremo chi davvero si spenderà per adempiere al loro dovere, combattere per la pace. Lo dovrebbero fare tutti gli schieramenti che si apprestano alla competizione elettorale, rispondere ai popoli europei che vogliono vivere con tutte le loro diversità nella coesistenza e nella cooperazione, contro l’odio e le paure.
Sergio Fenaroli (Lecco)
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