Le riflessioni del presidente del Gruppo Giovani di Confcommercio Lecco, Mattia Maddaluno
I Giovani di Confcommercio sono pronti a fare la loro parte per sostenere la nuova imprenditorialità e quanti si affacciano per la prima volta nel mondo del lavoro. Una volontà espressa sia a livello nazionale che a livello territoriale, come evidenzia il presidente del Gruppo Giovani di Confcommercio Lecco, Mattia Maddaluno: "Purtroppo in Italia stiamo assistendo da un lato a un calo delle imprese guidate da giovani e dall'altro a un crollo della natalità, accompagnato dalla cosiddetta "fuga di cervelli" all'estero e da un mismatch sempre più frequente tra domanda e offerta nel mondo del lavoro.
Una combinazione che deve preoccupare. A fianco di tutto questo, vi è poi il grave problema dei Neet: su questo fronte il nostro Paese ha un record davvero poco invidiabile. Davanti a questo quadro il mondo Confcommercio sta cercando di proporre non solo delle analisi sui diversi fenomeni, ma anche di offrire sostegno concreto". E continua: "Bisogna darsi da fare subito per cercare di trovare delle risposte. Nel recente Forum nazionale dei Giovani di Confcommercio, svoltosi a ottobre a Bari, si è evidenziata l’importanza dell’imprenditoria giovanile per il benessere economico del Paese. Eppure in Italia si fa fatica a pianificare il futuro. Parlo da piccolo imprenditore: è fondamentale togliere gli ostacoli che quotidianamente vengono posti dalla burocrazia, bisogna proporre soluzioni innovative e bisogna far tornare la voglia di rischiare, di investire, perchè la scelta di mettersi in proprio non divenga un ripiego di fronte all'impossibilità di essere assunti. Se non invertiamo il trend attuale, se non torniamo a offrire lavoro ai ragazzi e prospettive imprenditoriali significative a chi vorrebbe mettersi in proprio, nel 2050 raggiungeremo la parità tra pensionati e lavoratori e questo sarebbe destabilizzante".Maddaluno, che è anche membro della Giunta di Confcommercio Lecco, parte da alcune domande: "Perchè fare impresa non è più attraente? Da dove nasce questa esplosione di ragazzi che non studiano e non cercano lavoro? Perchè i giovani decidono di lasciare l'Italia? Non è facile comprendere fino in fondo questi fenomeni. Come associazione possiamo fare la nostra parte: in questo il valore del territorio e della comunità possono fare molto. Parlare di digitale, di sostenibilità, di innovazione senza coinvolgere i giovani è semplicemente impossibile. Vanno stimolati, coinvolti e sostenuti. Proprio per questo essere in Confcommercio e nel gruppo Giovani è importantissimo: si tratta di un luogo di confronto unico. Un'esperienza per me importantissima sia a livello nazionale (è vicepresidente nazionale dei Giovani, ndr) che a Lecco: in entrambi i contesti è fondamentale sentire il sostegno e la vicinanza dei vertici dei "senior", ovvero di Carlo Sangalli a Roma e di Antonio Peccati a Lecco".
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