L’associazione “Amici Lecco Vanadzor - Italia Armenia” ci invia la riflessione-appello che di seguito pubblichiamo:
Il 19 settembre l’esercito dell’Azerbaijan ha sferrato un attacco militare definitivo nel Nagorno-Karabakh (Artsakh) imponendo l’esodo della popolazione armena che ci viveva da millenni, costretta ad abbandonare le proprie terre e l’immenso patrimonio storico e culturale rappresentato dalla loro cristianità.
Tale aggressione è avvenuta nel totale silenzio e nel disinteresse della comunità internazionale, ben consapevole della criticità in cui viveva questa comunità di 120.000 armeni, che abitavano queste zone montuose del Nagorno-Karabakh (giardino nero), terre contese dal dissolvimento dell’Unione Sovietica.
In questi drammatici e laceranti momenti, noi lecchesi non dimentichiamo i nostri amici armeni, siamo vicini alla loro disperazione, condividiamo il loro dolore e sacrificio nel lasciare ogni loro bene, i loro defunti, i loro antenati. Rimane loro una memoria di soprusi e umiliazioni.
Ci auguriamo che le autorità internazionali umanitarie intervengano per lenire il dramma di queste popolazioni, costrette dalla guerra a lasciare le loro case. Noi faremo la nostra parte promuovendo una raccolta fondi da destinare ai profughi e alla scuola di Vanadzor, come avvenuto in altre circostanze drammatiche del recente passato, dal terremoto del dicembre 1988 all’aggressione militare del settembre 2020. No, noi italiani non rinunceremo a offrire il nostro aiuto solidale.
Coinvolgeremo le istituzioni locali, le associazioni del volontariato, le organizzazioni sindacali e le categorie imprenditoriali, il mondo della scuola e della formazione e la Chiesa. Incaricheremo inoltre la Fondazione comunitaria del Lecchese titolata alla raccolta di fondi e alla verifica dei progetti.
A breve saranno comunicate le modalità per dare a tutti l’opportunità di offrire la propria solidale testimonianza e vicinanza al popolo armeno.
Amici Lecco Vanadzor - Italia Armenia
Nessun commento:
Posta un commento