Dal lecchese Sergio Fenaroli riceviamo e pubblichiamo:
Forti e motivate sono le preoccupazioni degli Stati (Brics) che si riuniranno a Gedda per ribadire la necessità di porre fine alla guerra in Ucraina. Ritengo sia un appello rivolto alle élites occidentali che hanno innescato una pericolosa spirale affidando al Governo Ucraino l’arduo compito di sconfiggere militarmente la Russia, esclusa di proposito dall’evento.
Il “campo militare” ha ampiamente dimostrato l’inferiorità e l’impossibilità dell’esercito ucraino di far fronte alla superiorità e capacità operativa e strategica poste in atto dalla Russia. Tutto ciò malgrado le ingenti risorse economiche e le attrezzature militari poste a disposizione dal Governo Usa e da tutti i governi europei.
La tanto alimentata e temuta “controffensiva” militare ucraina è risultata un fallimento, includendo in questo puri atti terroristici quali il bombardamento della diga sul fiume Dnepr, l’attacco al ponte di Kerch, attacchi con droni armati sul territorio russo sino a Mosca, azioni terroristiche contro strutture civili che sconfinano dalla guerra.
Il tragico errore originale compiuto dagli Usa, dalla Nato e dai governi europei, scegliendo la guerra in Ucraina, impone oggi una escalation militare di allargare il fronte. Per contenere la Russia è ora necessario chiamare in campo anche la Polonia e i tre Paesi baltici - Estonia, Lettonia e Lituania - le ex Repubbliche Sovietiche, sempre fomentando il risentimento e l’odio contro il popolo russo per il trascorso sovietico.
Ed è proprio contro questa pericolosa escalation che noi cittadini europei democratici dovremmo opporci con tutte le nostre forze perché ciò non avvenga!
Domenica scorsa nella cattedrale di Uzhorod, cittadina ucraina al confine con l’Ungheria, il prete della chiesa cristiana orientale, nella sua omelìa, richiamava i cristiani alla necessità di ricomporre un dialogo tra la popolazione ucraina e quella russa. Risultato, è stato violentemente aggredito da due donne naziste che gli hanno imposto di interrompere la funzione religiosa.
Questi e altri episodi di intolleranza evidenziano le qualità del governo centrale ucraino, che è foraggiato e sostento da tutto l’Occidente, anche da noi italiani. E’ ormai vergognoso e inaccettabile che tutto avvenga sopra le nostre teste e volontà.
La discesa in campo militare di questi Stati confinanti determinerà un coinvolgimento diretto della Nato e le conseguenze sono presto immaginabili. Per tali ragioni il mondo si sta mobilitando per evitare ulteriori tragedie, orrori e morti.
Cosa farà l’Europa? Cosa farà l’Italia? Cosa faranno le forze progressiste e democratiche? Noi ci batteremo per la pace e per il dialogo, sempre!
Sergio Fenaroli (Lecco)
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