2023-03-31

IL PROBLEMA DEL FONDO NATURALE NELLA GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO E NELLA BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI IN ALTA VALTELLINA

Un convegno di ARPA Lombardia e ANCE Lecco Sondrio sui percorsi avviati dai Comuni di Bormio e Livigno - I vantaggi per le imprese del settore


 

 

La Sala congressi di Bormio Terme ha ospitato, nella giornata del 28 marzo u.s., il convegno di studi promosso da ARPA Lombardia e ANCE Lecco Sondrio, in collaborazione con i Comuni di Bormio e Livigno, sul tema della gestione delle terre e rocce da scavo e della bonifica dei siti contaminati in Alta Valtellina. 

I terreni dell’Alta Valtellina sono infatti interessati, con vari gradi, da concentrazioni di arsenico superiori ai valori di soglia previsti dalla normativa vigente. Tale fenomeno è legato alla particolare composizione delle rocce, dalle quali l’arsenico viene rilasciato per fenomeni di degradazione fino a interessare i suoli, che ne risultano pertanto particolarmente arricchiti.

La normativa consente di seguire un percorso alternativo alla procedura di bonifica mediante la definizione del “Valore di Fondo Naturale” (VFN). Tale previsione risulta particolarmente utile nel caso della gestione di terre e rocce da scavo secondo quanto previsto dal DPR 120/2017, poiché è possibile non solo assumere come valori soglia di riferimento le concentrazioni del fondo naturale e chiudere la procedura di bonifica, ma anche gestire le terre da scavo come sottoprodotti, riutilizzandole in un sito diverso da quello in cui sono state escavate purché il sito di conferimento abbia valori di fondo comparabili a quelli dell’area di origine.

È in questo contesto che si è inserito l’approfondito lavoro di definizione del VFN dell’arsenico non solo a livello di singolo cantiere, bensì a livello di ambiti omogenei, condotto da ARPA Lombardia all’interno dei comuni di Bormio e di Livigno.

Aperto dai saluti degli organizzatori - il Sindaco di Bormio Silvia Cavazzi e il Vicesindaco Oscar Cola, il Consigliere Marco Zini del Comune di Livigno, il  Vicepresidente di ANCE Lecco Sondrio Gian Maria Castelli  e la Direttrice  del Dipartimento di Lecco e Sondrio di ARPA Lombardia Emma Porro - ed arricchito dagli interventi di tecnici e geologi di ARPA Lombardia, il convegno ha avuto il merito di illustrare questo importante lavoro e rendere imprese e professionisti edotti delle opportunità rappresentate dalle norme tecniche di attuazione.

Lo studio presentato da ARPA Lombardia costituisce sotto un aspetto scientifico una grande opportunità per meglio conoscere le caratteristiche di questi territori, mentre dal punto di vista ambientale, le norme tecniche di attuazione consentono di gestire le terre da scavo in modo razionale, nel rispetto dell'ambiente e delle norme di legge a sua tutela. - sottolinea il Vicepresidente di ANCE Lecco Sondrio Gian Maria Castelli La positiva risposta delle amministrazioni comunali interessate dimostra la loro sensibilità al problema, poiché questo lavoro può agevolare la realizzazione di interventi edilizi ed infrastrutturali che, probabilmente, avrebbero dovuto fare i conti con dilazione dei tempi e aumenti di costi. Credo quindi importante sottolineare come, proprio grazie allo studio di ARPA Lombardia, si realizzi per gli operatori del settore una di quelle semplificazioni che spesso ci troviamo ad auspicare. Avere regole chiare consente infatti alle imprese di ridurre il rischio di infrazioni e di pianificare al meglio le proprie attività. Se i territori dell'Alta Valtellina sono stati i primi ad essere interessati da un simile approfondimento tra dell’area territoriale che ANCE Lecco Sondrio  rappresenta, ci adopereremo per promuovere presso la Regione il reperimento delle risorse necessarie a replicare questi studi su più ampia scala”. 

 

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