Con tristezza la casa editrice annuncia la scomparsa del suo fondatore, Libero Casagrande (Bellinzona, 23 luglio 1929 – Bellinzona, 11 febbraio 2023).
Nel 1949, nel retro della libreria-cartoleria di famiglia, Libero Casagrande installa alcune macchine da stampa: è il primo nucleo della tipografia da cui sarebbero nate le Edizioni Casagrande.
Grazie alla collaborazione con figure come Virgilio Gilardoni, con cui Casagrande fonda nel 1960 la rivista «Archivio Storico Ticinese», la casa editrice diventa presto un punto di riferimento nel panorama culturale della Svizzera italiana.
Nel 1961 è la prima casa editrice ticinese premiata al concorso «I più bei libri svizzeri»; negli anni seguenti collabora con autori e studiosi della regione come Plinio Martini, Giorgio Orelli, Giovanni Orelli, Padre Callisto Caldelari, Raffaello Ceschi, Sandro Bianconi, Anna Felder, Christian Marazzi, Alberto Nessi e Fabio Pusterla, e pubblica opere di autori svizzeri e stranieri, tra cui ricordiamo Romain Gary, Robert Walser e Agota Kristof.
Appassionato sperimentatore di nuove tecniche e tecnologie, che ama testare in prima persona, Libero Casagrande è anche il creatore, nel 1982, di Libris, un gestionale per le librerie che verrà usato per anni in tutta Italia, contribuendo a far conoscere la casa editrice oltreconfine.
«Ho sempre pilotato un po’ di testa mia tutte le operazioni dell’azienda. Anche quando arrivavano per esempio le piegatrici in tipografia, le studiavo e ero poi in grado di rendermi utile quando gli operai avevano dei problemi. Quello di aiutare tecnicamente era un principio ma anche un’abitudine, una partecipazione personale. In fondo era il mio modo di vivere».
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