Sabato 26 novembre, ore 17.00
Associazione Giosue Carducci
Viale Cavallotti, 7 – Como
- Ingresso libero -
Giovanna Riva, giornalista, presenta il libro dedicato al padre scultore Eli Riva, scritto in occasione del centenario della nascita (1921) e dedicato alle opere che hanno lasciato nel territorio i segni del suo pensiero artistico.
«Ho sempre desiderato liberare la scultura dal suo limite: la monumentalità, il gigantismo. Ho studiato molto per riuscire a portare il volume in altezza, per liberarlo dalla base. In concreto, per chi se le ricorda, ho realizzato “Due Teste” negli anni ’50, cioè sono partito dal pieno e sono approdato al vuoto degli ultimi anni e il mio operato lo testimoniano le “Case degli Angeli” che definirei spaziali, aeree». Con queste sintetiche parole il noto scultore comasco Eli Riva presentava i suoi settantacinque anni di ricerca artistica.
Scomparso nel 2007, era nato nel 1921: per celebrare il centenario della sua nascita, la figlia Giovanna Riva ha da poco ultimato il libro ELI RIVA – SEGNI NEL TERRITORIO (Nodo Libri, 2022), che arriva a completare la ricostruzione storico-stilistica dell’opera del padre, aggiungendosi al volume scritto in occasione della grande mostra realizzata a Villa Olmo per EXPO2015, e che era uscito per l’editore Allemandi con il titolo ELI RIVA SCULTORE – TRADIZIONE EMODERNITA’ (2015).
Scritto in collaborazione con Fabio Cani di NodoLibri, questo nuovo testo considera i “segni” lasciati da Eli Riva nel territorio, essenzialmente comasco, ma con linee di percorso che arrivano fino alla montagna di Cima di Castello, alle sponde del lago, o all’ospedale di Limbiate. Opere “stanziali”, che non erano quindi state considerate nel libro precedente che svolgeva il filo rigorosamente storico della ricerca dello scultore, limitandosi a quanto poteva essere presentato nella mostra. Molto era dunque necessariamente rimasto fuori da quella prima trattazione, a partire dalle sette chiese (S. Agata, S. Giuseppe, Lipomo, Blevio, Duomo, Santuario di Sant’Antonio; cui si aggiunge in territorio elvetico S. Vitale Martire a Chiasso) nelle quali è ben presente il forte e originale apporto dell’artista alla spiritualità cristiana cattolica, che dalle opere si è trasmessa nella memoria collettiva di più generazioni di comaschi.
Giovanna Riva, giornalista e musicologa, dopo gli studi classici si dedica professionalmente alla musica, studiando pianoforte e composizione. Nel 1992 si laurea con lode al DAMS di Bologna con Mario Baroni, portando avanti, parallelamente, studi storico-teorici sia nel campo musicale sia in quello delle arti visive. Assunta nello stesso 1992 presso la rete radiofonica culturale della Radiotelevisione Svizzera Italiana, vi svolge per dieci anni il ruolo di musicologa. In seguito, dopo aver anche conseguito il Diploma alla Scuola di Giornalismo del Cantone, negli anni successivi, sempre alla ReteDue della RSI, lavora come redattore, sia nel settore dell’attualità culturale sia in quello del giornalismo di approfondimento. Fra i suoi campi di attività segnaliamo il talkshow giornalistico Moby Dick, la cura del primo progetto multimediale della RSI (sul tema della montagna: MediaAlp), la responsabilità della trasmissione settimanale dedicata alla musica contemporanea (Campi Sonori), la responsabilità della rubrica di approfondimento sulle arti visive Geronimo Arte.
E’ stata chiamata per alcuni anni al Master dell’Università Cattolica in Scrittura Creativa per svolgere lezioni sul tema: scrittura giornalistica per la radio. Molti suoi servizi radiofonici sono recuperabili nel web.
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