La nomina del nuovo direttore generale
fatta dal Consiglio di amministrazione degli Istituti per rispondere alle sfide del futuro
Sessant’anni appena compiuti, milanese, ingegnere gestionale, una lunga carriera manageriale prima in aziende profit manifatturiere e di servizi e quindi per dieci anni alla guida del Banco Alimentare della Lombardia, Marco Magnelli è il nuovo Direttore generale degli Istituti Airoldi e Muzzi Onlus di Lecco.
Una scelta innovativa, quella compiuta dal Consiglio di amministrazione degli Istituti, che il presidente Giuseppe Canali e la vicepresidente Rosaria Bonacina spiegano così: “Gli Airoldi e Muzzi sono una realtà che si trova a vivere una situazione complessa, come la maggior parte delle RSA. Ci sono processi legati alla gestione del personale, oggi composto da ben 360 dipendenti, che devono essere ottimizzati, sempre avendo al centro la cura dei nostri ospiti. C’è un problema di difficoltà nel reperire nuove figure da inserire in organico. Ci sono poi aspetti economici da tenere monitorati con grande attenzione: pensiamo all’aumento continuo dei costi, soprattutto in ambito energetico, settore in cui, solo in extremis, le RSA come la nostra sono state ammesse a beneficiare di alcune agevolazioni inserite nel decreto Aiuti Ter. Dunque una figura manageriale con grande esperienza in ambito profit e non profit ci è sembrata la scelta più adeguata”.
Ad accogliere con grande entusiasmo questa nuova sfida è lo stesso Marco Magnelli, da pochi giorni arrivato a Lecco: “Ho ricevuto una ottima accoglienza qui agli Istituti. Ho trovato una realtà molto strutturata ricca di professionalità e motivazioni. – afferma – Concordo sull’analisi del Consiglio di amministrazione sulla complessità organizzativa di una struttura come gli Airoldi e Muzzi. Ed è una complessità che tenderà ad aumentare nel futuro, considerando che necessariamente il modello attuale di funzionamento delle RSA evolverà a seguito dell'esperienza della pandemia, la sostenibilità economica dei servizi dovrà essere sostenuta da nuovi processi più efficienti anche grazie a nuove tecnologie”.
“Credo che gli Airoldi e Muzzi abbiano grandi potenzialità e risorse umane, oltre ad una storia pluricentenaria che attesta il forte legame di questa struttura con il territorio. – continua – Se sapremo costruire un lavoro "di squadra" sia al nostro interno che con tutte le realtà del territorio, sono certo che potremo rispondere con successo alle sfide del futuro. Mi piace pensare che il mio arrivo possa coincidere con una “ripartenza” dopo gli anni difficili della pandemia, dove gli Airoldi e Muzzi hanno dimostrato di saper affrontare anche le situazioni più difficili dando una grande testimonianza e un grande aiuto alla comunità. Vogliamo continuare ad essere un punto di riferimento a livello locale su un tema, quello della presa in carico delle persone più deboli, che è la vera grande sfida che attende tutta la nostra società”.
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