Si è svolto questa mattina l’evento “Lago di Como: le produzioni cinematografiche e lo sviluppo del cineturismo”, secondo appuntamento del programma di iniziative organizzate da Lariofiere nell’ambito della 79^ Mostra internazionale dell’Arte Cinematografica di Venezia, su incarico della Camera di Commercio di Como-Lecco e con la preziosa collaborazione della Fondazione Ente dello Spettacolo.
L’incontro ha approfondito il tema del cineturismo come strategia di promozione e valorizzazione di una destinazione turistica e ha analizzato reputazione, indotto e qualità della vita di un territorio, rispetto agli effetti prima-dopo dell’avvento di una produzione cinematografica. L’indagine ha poi lasciato il campo a riflessioni sulle strategie, sui ruoli istituzionali e sulle attività attuabili per mettere a sistema il cineturismo sul Lago di Como.
All’evento è intervenuto Mauro Piazza, Consigliere di Regione Lombardia: “Un grande onore portare la voce di Regione Lombardia in un contesto di cultura internazionale dove valorizzare il Lario e il territorio lecchese. Lavoriamo affinché i nostri paesaggi, i nostri borghi, le nostre storie siano sempre più luoghi, scenari e spunti per la produzione cinematografica. Un modo per far conoscere ancora di più la bellezza in cui viviamo, per far crescere una filiera di servizi e di lavori artigianali utili alle produzioni cinematografiche e per aumentare il flusso di cineturisti sul nostro territorio che rappresentano una modalità di fruizione e conoscenza del territorio e non solo di consumo. Regione Lombardia su questo c’è e lavoreremo con la Film Commission per protocolli operativi che permettano di facilitare i flussi e le necessità tra enti locali, produttori e aziende del territorio.”
L’evento, che prosegue nelle riflessioni e degli elementi emersi del convegno dello scorso 5 settembre, ha generato diversi spunti di riflessione. Fabio Dadati, presidente di Lariofiere, conferma che “la volontà è quella di lavorare sul turismo, puntando sul digitale e quindi anche l’audiovisivo. Le aree del centro lago vengono scelte, per reputazione, da grandi produzioni internazionali, che diventano però elementi “alieni” e che vivono dinamiche autonome rispetto al territorio. Dobbiamo passare da una promozione di massa ad una mirata, rivolta a produzioni, registi e attori non di consumo, ma di sostanza, perché ci sia uno sviluppo armonico e duraturo e sostenibile. Il nostro impegno è creare un ambiente, un ecosistema accogliente ed efficiente per le produzioni di film e serie. Su questo punto prosegue condividendo “l’impegno di sviluppare una realtà sistemica per creare un ambiente accogliente per le produzioni, al fine di ottenere ricadute positive e autentiche sul territorio. È un lavoro puntuale con la Camera di Commercio, le associazioni di categoria, gli enti locali e la Fondazione, ottenendo un cineturismo sul Lago di Como arricchente per il territorio”.
Il dibattito odierno è continuato con gli interventi del presidente di Villa Erba Filippo Arcioni: “storia e cultura sono elementi caratterizzanti di Villa Erba: “il cinema è il trait d’union tra i due, grazie al mito di Luchino Visconti che continua a pervaderei nostri luoghi. Le produzioni cinematografiche rappresentano ora per Villa Erba un’importante opportunità da coltivare e sviluppare”.
Si è proseguito con la case history della regista Guia Zapponi che ha scritto una sceneggiatura che si muove tra il territorio comasco e le montagne lecchesi e con l’intervento di Massimo Scaglioni, professore ordinario di Storia dei media e di Economia e marketing dei media e Direttore del CERTA (Centro di Ricerca sulla Televisione e gli Audiovisivi) dell’Università Cattolica di Milano. Quest’ultimo conferma che “il lago di Como, in particolare, si è costruito un ruolo cruciale per l’ambientazione di storie e racconti mediali; il brand “Lake Como” è ormai riconosciuto a livello internazionale al pari delle città e dei territori italiani più celebri (Venezia, Toscana, ecc.), per la loro eleganza, esclusività e bellezza paesaggistica”.
Intervenuta, come ospite d’eccezione, Cristina Priarone, Direttore Generale di Roma Lazio Film Commission Presidente di IFC - associazione delle film commission italiane condivide un’importante dato: se le produzioni sono di massa e consumistiche, queste generano un andamento a spirale, che sale velocemente ma poi crolla, per poi riattivare l’identico sistema su un altro territorio. Inoltre aggiunge: “sono molto interessata al tema e reputo positivo il caleidoscopio di forze messe in campo per la riuscita dell’evento dello sviluppo del cineturismo nell'area lariana. Mi complimento per l'approccio innovativo e della volontà di collaborare e di coordinarsi con la film commission di riferimento “.
L'incontro, introdotto e moderato dal Direttore di Lariofiere Silvio Oldani, ha visto i saluti conclusivi di mons. Davide Milani.
Dall’evento è emerso quanto il cinema influenzi anche le scelte turistiche del pubblico finale, richiamato dalle bellezze, dalle storie, dal glamour raccontati sul grande schermo. Sarà quindi compito di tutti - enti pubblici, imprenditori, professionisti – mettere a sistema gli strumenti e le azioni utili ad attrarre sempre più produzioni cinematografiche e quindi aumentare l’indotto diretto ed indiretto creato dal cineturismo.
Il Festival del cinema e le iniziative della Fondazione Ente dello Spettacolo proseguiranno fino a sabato 10 settembre, coinvolgendo sia i tecnici del settore cinematografico, sia i giornalisti nazionali ed internazionali, ma soprattutto gli operatori della film industry.
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