di Claudio Redaelli Varenna ha sollevato sabato 13 agosto il sipario sulla 52.ma edizione del Premio internazionale “Pierantonio Cavalli” per artisti naïf, in scena nella “perla” lecchese del Centrolago fino a domenica 4 settembre per iniziativa della Pro loco e del Comune.
Le opere sono esposte nella chiesa di Santa Marta, dove la mostra può essere visitata da lunedì a giovedì dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 17.30 alle 19, venerdì e sabato dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 17.30 alle 20.30, la domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 18.30 (dalle 10.30 alle 13 domenica 4 settembre). La mostra-concorso è chiusa soltanto oggi, giorno di Ferragosto.
E’ possibile prenotare visite private inviando una e-mail all’indirizzo varennanaif@libero.it.
“Il mio mondo naïf” il tema dell’edizione 2022 del Premio “Pierantonio Cavalli”.
La mostra internazionale di pittura naïf nasce a Varenna nel 1971 grazie a un gruppo di amici appassionati di questa espressione artistica, che decidono di istituire un premio e di dedicarlo a Giannino Grossi, pittore varennese d’adozione.
Dal 2011 il premio è intitolato a Pierantonio Cavalli, che fino al 2010 organizzò tutte le edizioni della rassegna espositiva.
Divenuta un simbolo per Varenna, la mostra è stata capace di rappresentare ogni anno un punto di contatto e di riferimento per artisti, estimatori e affezionati visitatori.
Il comitato organizzatore ha continuato a credere nell’evento e a rinnovarne lo svolgimento anno dopo anno, ponendosi tra i principali obiettivi quelli di favorire l’incontro tra diverse espressioni artistiche e culturali di pittori italiani e stranieri, dai già affermati maestri del genere ai nuovi talenti, e di rendere possibili la conoscenza e il contatto con la pittura naïf attraverso un’esposizione di tre settimane, con orari ampi di apertura al pubblico e con ingresso libero.
Tra gli scopi della mostra vi sono poi quelli di costituire un richiamo per gli appassionati e di promuovere Varenna, il lago e il suo territorio appunto attraverso un evento di richiamo e rilevanza per gli appassionati di arte e pittura, per visitatori e turisti in genere.
LA STORIA DI UN PREMIO
I principali ideatori e fondatori furono nel 1971 Gigi Fornasetti, personalità nota nel campo dell’arredamento, Emilio Pozzi, affermato giornalista Rai, Pierantonio Cavalli, per molti anni presidente della Pro Varenna e nel 2001 eletto anche sindaco del paese, e Umberto Chiappa, per trent’anni vicepresidente della Pro loco.
Quattro figure molto diverse una dall’altra ma con il comune denominatore della passione per la pittura naïf, che decidono di radunare i loro quadri e poi quelli di amici e di qualche pittore che conoscono.
Così, quasi per puro divertimento, danno vita alla prima edizione di un premio che saprà poi riproporsi e crescere anno dopo anno, aprendosi a sempre più nazioni e attirando a sé anche maestri della pittura “primitiva”, che consolidano il livello e la fama della rassegna pittorica.
GIANNINO GROSSI, VARENNESE D’ADOZIONE
Nato a Milano il 21 aprile 1889, Giannino Grossi dimostrò subito di essere un cavallo di razza. Figlio d’arte (il padre era Carlo Grossi, valente affreschista di soggetti figurativi sacri e profani) dipinse la sua prima opera a olio a soli quindici anni, dimostrando un precoce talento.
Già allievo di Tallone, Mentessi e Ferrario, Grossi perfezionò gli studi all’Accademia di Brera ed esordì nel 1911 all’Esposizione internazionale di Barcellona, dove ottenne un ragguardevole successo.
La sua attività fu poliedrica: paesaggista, ritrattista e vedutista, abile nella pittura a olio e nell’acquerello, l’artista in sessantacinque anni realizzò oltre quattromila dipinti, conquistando un posto eminente nel panorama della pittura lombarda del Novecento.
Tra i soggetti prediletti vi era Varenna. “Il fascino di questo paese e del suo lago - scriveva Giannino Grossi - mi presero, mi agganciarono per sempre. Varenna, le sue acque, i suoi “angoli” e il suo panorama li ho ritratti in ogni ora, in ogni stagione, in ogni condizione di luce, da tutte le posizioni…”. Un amore che Varenna ha voluto e saputo ricambiare. Ecco perché gli ideatori decisero di dedicare a lui un premio di pittura.
INTENDITORI MA ANCHE TURISTI ITALIANI E STRANIERI
La mostra internazionale di pittura naive è a inviti e aperta agli artisti di tutto il mondo. Ogni anno la rassegna si è articolata in due sezioni: in media 80/100 opere in concorso e circa 200/300 fuori concorso, che però completano la galleria espositiva con una varietà di originali e coloratissimi quadri.
La mostra, nella tradizionale sede della chiesa Santa Marta, è a ingresso libero e aperta in varie fasce orarie per consentire la fruibilità da parte di un pubblico diversificato per età, provenienza ed esigenze.
I visitatori vanno dagli intenditori agli appassionati di questa forma d’arte, ma non mancano turisti italiani e stranieri occasionali.
Fin dalle prime edizioni gli organizzatori hanno pensato di proporre un tema, un filo conduttore: ogni anno la Pro Varenna e il comitato organizzatore redigono un verbale per designare i vincitori e propongono il tema per l’anno successivo, in modo da lasciare agli artisti il tempo necessario per ispirarsi ed esprimere la loro creatività.
Nel corso delle tre settimane di esposizione, i visitatori possono scegliere e votare, attraverso un “referendum adulti” e un “referendum ragazzi”, il quadro preferito: al termine della mostra vengono premiate le opere più votate, sia italiana sia straniera. Una giuria decreta invece l’opera ritenuta migliore e quella più a tema.
I NUMERI DELLA MOSTRA
Può essere utile ricordare qualche dato sulle precedenti edizioni: nei primi 40 anni hanno partecipato alla rassegna pittorica ben 796 pittori, di cui 436 italiani e 360 stranieri di 40 nazioni, 19 delle quali rappresentate da un solo pittore.
Il Premio costituisce un’occasione unica per ammirare contemporaneamente artisti e stili a volte diversissimi e nel corso degli anni ha saputo divenire un appuntamento di riferimento per esperti del genere e al tempo stesso di richiamo per visitatori e turisti.
Un’altra particolarità è rappresentata dai soggetti dei quadri in concorso che sono spesso Varenna, il Lago di Como, le montagne lariane. Il che significa portare nel mondo l’identità e le bellezze del territorio.
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