Il periodo estivo è finalmente giunto e con esso anche la voglia di viaggiare e di godersi le meritate vacanze, ma tra rincari del settore dei trasporti e le cancellazioni dei voli, risulta difficile spostarsi con serenità. Rispetto al periodo precedente alla pandemia e alla crisi generata dal conflitto in Ucraina, i costi continuano ad aumentare in maniera esponenziale: raddoppiano i prezzi dei voli e dei traghetti, mentre diminuiscono sorprendentemente i costi dei treni. Anche chi sceglie di percorrere lunghi tragitti in auto per raggiungere le località balneari italiane, sarà costretto a fare i conti con l’aumento, nonché la differenza, di prezzi tra benzina e gasolio. A questo proposito, Altroconsumo da mesi si impegna a monitorare le variabilità dei costi del carburante, ritenendo sia necessario un azzeramento temporaneo dell’IVA, attraverso una petizione.
NOTEVOLI AUMENTI DI PREZZO PER I VOLI INTERNAZIONALI: + 124%
L’impennata dei costi del carburante – causata da un generale aumento dell’inflazione –, sommato alle attuali problematicità del settore, hanno portato a un incremento considerevole dei prezzi dei biglietti aerei: secondo i dati ISTAT, sono aumentati del 90% rispetto allo scorso anno. Rispetto a giugno 2020 invece, si è verificato un incremento del 64%; in confronto con il 2019, prima dello scoppio della pandemia, le tariffe sono comunque aumentate del 56%. Gli incrementi più significativi riguardano i voli internazionali, in salita del 124% rispetto al 2021; mentre sono aumentati del 92% rispetto al 2020. Al contrario, i voli nazionali registrano una crescita più contenuta, solo +33% rispetto al 2021.
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