Superati i quattro mesi dall’inizio della guerra in Ucraina si continua a combattere. Continuano anche le varie prese di posizione. Il lecchese Sergio Fenaroli ci invia queste sue ulteriori considerazioni:
Fu papa Benedetto XV che durante il primo conflitto mondiale sollecitò le parti in campo a fermare quell’inutile guerra, come lo furono anche le successive e oggi quella promossa in Ucraina dall’Occidente e dalla Russia vedono cadere nel vuoto i ripetuti appelli di papa Francesco.
Viene da chiedersi dove siano tutti i cattolici credenti, che da capi di governo e di Stato si cullano nei loro convegni e simposi internazionali, G7, Nato, inneggiando dopo ben oltre 4 mesi di guerra fratricida, con tutti gli orrori e i massacri, alla vittoria del governo Ucraino contro il dittatore Putin.
Una guerra che doveva e poteva essere evitata se fossero stati rispettati trattati e accordi internazionali sottoscritti da tutti gli attori che ancora oggi si confrontano sulla pelle del popolo ucraino ed europeo, manifestando la loro vocazione guerrafondaia e dominatrice, incuranti delle opinioni maggioritarie degli stessi popoli da loro mal rappresentati, che auspicano la fine della guerra e la pace.
Una guerra fratricida multidimensionale che l’Occidente democratico sta conducendo per procura, con esplicite finalità di espansionismo in aree geografiche improprie, realtà politiche, sociali, culturali, religiose con radici omogenee differenti dalle nostre.
“Muoia Sansone con tutti i filistei”: è questo il motto adottato dagli attori in campo contro Putin.
In particolare gli ispiratori dell’azione destabilizzante dell’intera Europa che parte da oltreoceano, la Nato ulteriormente allargata (Finlandia e Svezia) in funzione antirussa, prefigurano nell’enclave strategica di Kaliningrad, nel Mar Baltico, la possibile scintilla per uno scontro diretto con il “nemico russo”.
Altro che alleanza difensiva! La Nato, sorta in funzione anticomunista durante la “guerra fredda” con la caduta del muro di Berlino e il dissolvimento dell’Unione Sovietica, si è trasformata quale rifugio dei popoli sino ad allora oppressi dal “tallone sovietico” e oggi l’azione incessante degli Usa si trasforma, non solo agli occhi del popolo russo, come un’alleanza destabilizzante nei loro confronti.
Chi non ha fatto nulla per evitare lo scontro armato e oggi plaude alla guerra, chi sostiene di “invadere” l’Ucraina di armi non ha speso un minuto, un’idea di pace e di accordo tra le parti ed è complice di una escalation militare che risulta sempre più evidente.
I centri occulti occidentali, della grande finanza e dell’industria, che hanno pianificano la loro strategia e successivamente nei palazzi di Governo e in simposi internazionali, la stanno attuando senza ampie discussioni e dovranno assumersi la responsabilità delle gravi conseguenze che i nostri avversari dovranno subire quali contromisure a loro tutela.
Sergio Fenaroli (Lecco)
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