Il Teatro Biondo di Palermo porta al Teatro Sociale di Como, martedì 22 marzo alle ore 20.30, Viva la vida, uno spettacolo innovativo, che racconta una Frida Kahlo intima e contemporanea.
In scena, Pamela Villoresi interpreta il ruolo dell’artista, mentre una body painter, Veronica Bottigliero, le dipinge sul corpo nudo i segni dell’arte di Frida e Lavinia Mancusi, cantante, interpreta Chavela Vargas.
Frida Kahlo è stata una figura centrale dell’arte messicana, nonché la pittrice latinoamericana più celebre del XX secolo. Con il marito Diego Rivera, tra i più importanti muralisti del Messico, formano una delle coppie più emblematiche della storia dell’arte mondiale.
Nata nel 1907 a Coyoacán, a sud di Città del Messico, ereditò e fece suoi i valori della Rivoluzione messicana, tra cui l’amore per la cultura popolare. Le canzoni, gli abiti indigeni, gli oggetti d’artigianato e i giocattoli tradizionali, insieme all’influsso religioso della madre e alle nozioni tecniche sulla fotografia acquisite dal padre, creano un legame profondo tra la sua produzione artistica – e dunque la sua esistenza – e la storia del Messico.
L’opera di Frida affonda le proprie radici nella tradizione popolare, ma anche nelle sue esperienze di vita e nelle sofferenze patite, che riesce a esprimere con straordinario talento: il caos interiore e il travaglio esistenziale sono espressi attraverso una produzione artistica eccezionale, capace di trascendere ogni epoca e frontiera. Sono costanti, infatti, i richiami a un Messico che attraversa profonde trasformazioni sociali, politiche e culturali, le stesse che lo avrebbero condotto alla modernità del XX secolo.
In scena tre donne, per un canto alla vita, un urlo di amore e di libertà.
Insieme a Frida sul palcoscenico troviamo la Pelona, rappresentata dalla Bottigliero, ossia la maschera simbolica della morte, figura ricorrente nella sua vita, dalla sua infanzia quando si ammala di poliomielite, al grave incidente da ragazza, che le causò poi numerosi aborti. Con loro sul palcoscenico anche Chavela Vargas, ultima amante dell’artista e simbolo della rivoluzione culturale di quel tempo; cantante anima del Messico, dalla voce profonda e dolorosa impastata dal fumo e dall’alcool, fu considerata un’icona della musica ranchera messicana, che ha reinventato e rivestito di dramma e tristezza.
“Viva la vida” di Frida Kahlo è la sua ultima opera, una natura morta che rappresenta angurie succose, rosse e appetitose. Un grido di colore, il desiderio infinito di gioia di vivere. È un estremo omaggio alla vita, dipinto la settimana prima di morire, che esorta ad amare la vita qualunque cosa accada. Così lo spettacolo vuole essere un omaggio poetico e suggestivo a una straordinaria artista che seppe essere avanguardia come donna, pittrice e rivoluzionaria.
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