La didattica evoluta è realtà all’Università dell’Insubria: una modalità di insegnamento innovativo, che integra il valore tradizionale della presenza con le opportunità della connessione da remoto tra docenti e studenti. Da febbraio nelle sedi di Varese, Como e Busto Arsizio sono operative 40 aule tecnologiche che consentono partecipazione e inclusione, grazie a 250 nuovi computer, alcuni con doppio monitor, a gioielli digitali come i Surface Hub, a una articolata infrastruttura server e una gestione centralizzata basata sul cloud. Così la sfida dell’insegnamento ibrido o da remoto, imposta dal lockdown, si è trasformata per l’Insubria in una occasione di crescita e di futuro.
Questo rapido iter di digitalizzazione è nato a fine 2020 dal profondo ripensamento della modalità di fare lezione imposto dall’emergenza sanitaria. Il progetto «Innovazione didattica d’ateneo», del valore totale di 1,5 milioni di euro, è firmato dal responsabile del Digital learning Luca Mondini con un team interamente insubrico. E a marzo 2021 è stato finanziato da Regione Lombardia con le risorse stanziate per l’innovazione della strumentazione digitale delle università pubbliche lombarde, nel piano degli interventi per la ripresa economia.
I principi che hanno guidato la riqualificazione tecnologica di aule e laboratori didattici dell’Insubria sono stati: l’innovazione, la semplicità d’uso e di manutenzione nel tempo, la standardizzazione delle soluzioni, la sicurezza informatica, la minimizzazione del costo totale di proprietà e la sostenibilità ambientale. Parallelamente è stato condotto un percorso di formazione rivolto ai docenti sugli aspetti innovativi delle nuove metodologie-didattiche.
Nel dettaglio, tra Varese, Como e Busto Arsizio sono state realizzate 25 aule multimediali avanzate per la didattica ibrida, sono state riqualificate digitalmente le cinque “aule magne” dell’ateneo, sono stati approntati dieci studi di registrazione per le lezioni da remoto.
Sempre in tutte le sedi, sono stati sostituiti 250 calcolatori d’aula e attrezzati tutti i laboratori didattici con nuovi computer e monitor ad alte prestazioni e basso impatto energetico, in specifiche postazioni è stato aggiunto un secondo monitor in verticale ideale per le attività di coding. In tutte le biblioteche dell’ateneo sono stati sostituiti i calcolatori a disposizione del pubblico.
Infine, sono stati installati 35 Surface Hub, oggetti di grandissima qualità acquistati da Microsoft Italia, che nei mesi scorsi ha voluto conoscere da vicino e raccontare il percorso di innovazione Insubria come un “case study” di successo, che ha tra l’altro interessato già anche altre aziende del settore.
Un video pubblicato su YouTube Insubria racconta il progetto:
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