“Con la nota diffusa questo pomeriggio dalla Camera di commercio Como-Lecco si chiude definitivamente la spiacevole vicenda che ha portato su alcuni media locali la notizia di una presunta contraffazione da parte nostra del “Made in Italy” e del “Marchio collettivo di qualità Premana”, legata al sequestro cautelativo di 126 mila forbici importate. Una notizia che, dunque, alla prova dei fatti, si è dimostrata una vera e propria “fake news”. Nessuna contraffazione del Made in Italy” e del “Marchio collettivo di qualità Premana” da parte di Gimap”.
“Siamo felici della chiara presa di posizione da parte del Comitato Tecnico Scientifico Camerale, che sgombra così ogni residuo dubbio dal campo. Del resto, chi conosce la nostra impresa sa bene quanto siano forti e radicate sia la nostra vocazione manifatturiera, sia la ricerca della qualità produttiva, sia infine il legame con Premana e con la tradizione di eccellenza che l’industria metalmeccanica qui esprime”.
“Siamo profondamente dispiaciuti che l’assenza di un documento doganale abbia determinato un’attenzione mediatica del tutto impropria verso Gimap e verso il Made in Premana, creando confusione e arrecando un danno di immagine per la nostra azienda e per tutti coloro che, come Gimap, sono impegnati ogni giorno nel proprio lavoro”. Ma, da imprenditori che sanno guardare sempre avanti, vogliamo rassicurare tutti la nostra famiglia aziendale, la comunità permanesse, i nostri clienti e fornitori che questa pur spiacevole vicenda anziché deprimerci, ha confermato in noi la determinazione e l’impegno verso i nuovi importanti investimenti che abbiamo già progettato e a cui daremo attuazione nel breve periodo: dall’ampliamento della sede produttiva all’introduzione di ulteriori macchinari all’insegna dei parametri dell’Industria 4.0”
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