Dal 16 dicembre il percorso espositivo della Pinacoteca di Como si arricchisce di una nuova importante opera, che si affiancherà alla collezione permanente del museo. Si tratta de La caduta degli angeli ribelli, grande dipinto seicentesco realizzato dal pittore Paolo Pagani (Castello Valsolda, 1655 - Milano, 1716) e concesso in comodato da Guglielmo e Marianna Poletti, in ricordo del padre Huberto, appassionato conoscitore della pittura lombarda secentesca. Il dipinto raffigura la terribile punizione degli angeli ribellatisi all’autorità divina. L’arcangelo Michele e i suoi compagni irrompono dall’alto sbaragliando con la forza delle armi le schiere dei loro antichi compagni sedotti dal male, in una raffigurazione concitata e pervasa di forza visionaria, tipica della pittura di Pagani. Un allestimento dedicato nel Salone d’onore che già ospita le imponenti lunette del Morazzone e del Nuvolone, accoglierà questa grande tela del Pagani, estroso protagonista della pittura tardo barocca tra Venezia, l’Europa centrale e la Lombardia. Il dipinto, che rimarrà esposto in Pinacoteca per 5 anni, fu realizzato negli ultimi anni del 1600, quando Pagani, rientrato in patria dopo un lungo soggiorno di lavoro in Austria, Boemia e Polonia, affrescò la volta della chiesa di Castello in Valsolda (1696-1697): un capolavoro assoluto della pittura italiana di quegli anni, in cui ritroviamo la sulfurea esibizione di virtuosismo anatomico e l’incandescente temperatura espressiva, sempre al di là dei canoni più consueti, che caratterizza anche la tela della collezione Poletti. L’opera sarà svelata al pubblico giovedì 16 dicembre alle 18, presentata dagli storici dell’arte Alessandro Morandotti e Paolo Vanoli.
Ingresso libero – prenotazione obbligatoria |
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