I nuovi dati dell’Ufficio Studi di idealista, portale leader per sviluppo tecnologico in Italia, relativi al mese di ottobre mostrano prezzi delle locazioni pressoché stabili a ottobre (-0,1%) rispetto al mese precedente, a quota 11,4 euro mensili. I canoni sono in aumento del 5% su base annuale, tornando in terreno positivo in tutti i mercati più dinamici, quelli più impattati dal COVID-19, come Milano, Bologna e Firenze.
Capoluoghi
Oltre la metà dei capoluoghi monitorati - 47 su 91 – presentano variazioni positive; 7 i centri con prezzi di richiesta stabili a ottobre. Fluttuazioni deboli in più di un terzo dei mercati cittadini, comprese in una forbice tra il -1% e l’1%, mentre agli estremi delle variazioni troviamo Massa (-10,2%), Prato (-6,8%) e Vibo Valentia (-6,2%), con le performance peggiori, dall’altro lato Ragusa (12%), Cagliari (10,7%) e Agrigento (10,4%) guidano con aumenti a due cifre.
Come anticipato, tutti i principali mercati dell’affitto hanno ritrovato vigore, con
Firenze (2,9%) che guida il treno degli aumenti, davanti a Venezia (2,6%) e Milano (2,3%). Bene tutti gli altri grandi mercati con incrementi un po’ ovunque, da Bologna (1,8%) a Palermo (1,2%), passando per Napoli (0,7%). Rimangono stabili Roma e Torino.
Milano resta la città più cara per gli inquilini con una media di 19 euro mensili seguita da Firenze (15 euro/m²), Venezia (entrambi 14,5 euro/m²) e Bologna (14 euro/m²), mentre Roma si ferma a 13,3 euro mensili. Allo stesso tempo, a ottobre è Vibo Valentia (4,3 euro/m²) il capoluogo più economico per gli inquilini, davanti a Caltanissetta con 4,4 euro l’anno.
Province
Valori in calo nell’ultimo mese in 2 province italiane su 3 con volatilità sempre molto elevate dopo i mesi estivi in particolare nelle province di Massa Carrara (-28,6%), Latina (-18,7%) e Grosseto (-15,3%). Cali a doppia cifra anche per Oristano e Rimini, rispettivamente del 13,6% e 13,4%. Il resto delle aree in ribasso va dal 9,2% di Lucca allo 0,1% che accomuna Brescia, Treviso, Bergamo, Catania e Nuoro. I prezzi crescono in 36 mercati provinciali trascinati da Ragusa (5,5%), Caltanissetta (5,5%) e Isernia (5%).
Grosseto (20,6 euro/m²) è la provincia più cara per l’affitto, seguita da Ravenna (19,3 euro/m²) e Milano (18,2 euro/m²). Tra le zone più care al livello provinciale troviamo anche Lucca (16,7%), Rimini (16,4%) e Firenze (14%), tutti mercati in qualche modo influenzati dalla locazione turistica.
Dal lato opposto della graduatoria la più economica si conferma Caltanissetta (4,8 euro/m²) davanti a Isernia con soli 5 euro di richiesta media mensile.
Regioni
Sono 11 le macroaree che assecondano la tendenza lievemente ribassista a livello nazionale.
Tra queste la performance peggiore spetta alla Basilicata (-5,9%) davanti alla Calabria
(-3,6%) e le Marche (-2,8%). Indici di ribasso inferiori al due per cento per il resto delle aree regionali dalla Toscana (-1,7%) al Trentino-Alto Adige (-0,6%). In controtendenza, a guidare è il Friuli-Venezia Giulia (6,2%), davanti a Umbria (2,8%), Valle d’Aosta (1,9%) e Lombardia (1,6%). Stabile il Piemonte.
Proprio il mercato lombardo consolida il primato nazionale dei prezzi delle locazioni, a una media di 15,7 euro al metro quadro mensili. A seguire troviamo Valle d’Aosta (13 euro/m²), Toscana (12,7 euro/m²), Lazio (entrambe 12,4 euro/m²) e Trentino-Alto Adige (11,5 euro/m²). Canoni inferiori alla media nazionale di 11,4 euro mensili per 15 regioni comprese tra gli 11 euro richiesti dai proprietari dell’Emilia-Romagna e i 5,5 euro di canone medio mensile richiesti in Molise.
L'indice dei prezzi degli immobili idealista
Per la realizzazione dell'indice dei prezzi degli immobili di idealista vengono analizzati i prezzi di offerta basati sui metri quadri costruiti (a corpo) pubblicati dagli inserzionisti della piattaforma. Le inserzioni atipiche e le inserzioni con prezzi fuori mercato vengono eliminate dalle statistiche. Includiamo la tipologia di case unifamiliari (ville) e scartiamo immobili di qualsiasi tipologia che non hanno ottenuto interazioni da parte degli utenti per molto tempo. I dati finali vengono generati utilizzando la mediana di tutte le inserzioni valide in ciascun mercato.
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