Dall’approfondimento su “Cent’anni di solitudine” alla conferenza sulla storia dell’emigrazione italiana, passando per il racconto di un capolavoro dell’arte come “Da dove veniamo, chi siamo, dove andiamo?”. Parte un nuovo ciclo di tre conferenze targato “Caleidoscopio”, la rassegna in programma al Civico Museo della Seta ABEGG di Garlate e che fino a metà dicembre accompagnerà in un viaggio multidisciplinare nella Cultura. Un appuntamento fisso del giovedì sera e che, per questo nuovo tris di serate, ha come tema “Verso nuovi porti”, affrontato dal 4 al 18 novembre prossimi grazie alla partecipazione di esperti di Letteratura, Arte e Storia.
Inaugurato lo scorso 14 di ottobre, il cartellone di “Caleidoscopio” si inserisce in ABEGG, un museo da vivere, progetto nato con l’obiettivo di confermare la struttura garlatese quale luogo di memoria e cultura e coinvolgere il visitatore in un'esperienza di conoscenza partecipata. Con ente capofila l’associazione BRIG – cultura e territorio in partnership con il Comune di Garlate, per il 2021 il progetto è finanziato da Lario Reti Holding e Fondazione Comunitaria del Lecchese nell'ambito del “Fondo per lo Sviluppo del territorio provinciale lecchese. Interventi in campo storico-artistico e naturalistico” e attraverso la rassegna “Caleidoscopio” intende aggiungere alla consueta programmazione del Museo garlatese anche valide occasioni di approfondimento culturale.
«Dopo aver già affrontato un primo ciclo dedicato ai “Riflessi d’acqua” – spiega, infatti, Manuela Beretta di BRIG, referente della rassegna – per le prossime tre settimane ci occuperemo di uomini e donne che si sono messi in viaggio alla ricerca di nuovi porti ai quali approdare. Un tema che, com’è caratteristica principale di questo ciclo di conferenze, sarà affrontato attraverso tre diverse discipline: prospettive differenti per un caleidoscopio capace – conclude – di offrire visioni della cultura sempre più aperte e stimolanti».
E ad aprire “Verso nuovi porti” sarà una serata dedicata al capolavoro di Gabriel García Márquez “Cent’anni di solitudine”: in programma per giovedì 4 novembre alle 21, infatti, l’incontro con l’esperto e appassionato di letteratura Ivano Gobbato, per l’occasione chiamato a raccontare un romanzo firmato nel 1967 del Premio Nobel colombiano e divenuto una delle opere più importanti del secolo scorso. Accompagnati da Gobbato, si ripercorreranno, quindi, le vicende di sette generazioni della famiglia Buendía, il tutto sullo sfondo di quella Macondo fondata, sul finire del XIX secolo, dal capostipite José Arcadio.
La settimana successiva si parla di arte e, in particolare, di “Da dove veniamo, chi siamo, dove andiamo?” di Paul Gauguin. In programma per l’11, infatti, la conferenza a cura proprio della storica dell’arte Manuela Beretta, questa volta impegnata nel raccontare un’opera realizzata a Tahiti sul finire dell’Ottocento e con cui il pittore francese sembra aver lasciato una sorta di testamento spirituale. Un dipinto di grandi dimensioni e in cui trova raffigurazione il ciclo della vita, qui ambientato in un paradiso polinesiano.
Infine, per la chiusura di questo nuovo ciclo, un approfondimento storico: in programma per il 18 novembre, infatti, la conferenza dedicata alla storia dell’emigrazione italiana dal secondo Ottocento al secondo dopoguerra. A cura del consulente storico Daniele Frisco, l’incontro si concentrerà con particolare attenzione sulla grande migrazione di fine Ottocento-inizio Novecento verso gli Stati Uniti e il Sudamerica. Un racconto che partirà dal viaggio, illustrerà le difficoltà incontrate all’arrivo e passerà in rassegna la storia e le storie di diverse comunità italiane oltreoceano.
Informazioni – Ingresso libero fino a esaurimento posti e con green pass, nel rispetto della normativa anti-covid.
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