Il borgo di Abbadia Lariana protagonista dell’apertura, architetture industriali e religiose a cavallo del Sentiero del Viandante.
Il borgo di Abbadia Lariana: questa è la scelta della delegazione del FAI, Fondo Ambiente Italiano, di Lecco per l’edizione 2021 delle Giornate FAI d’Autunno. Le aperture, organizzate su due giornate, sabato 16 e domenica 17 ottobre, permetteranno di conoscere e riscoprire alcuni scrigni di cultura e tradizione presenti nel paese, favorendo un sempre maggiore ritorno alla normalità anche nel mondo culturale. Ciò non toglie che le due giornate si svolgeranno nel totale rispetto delle attuali normative di prevenzione del contagio, comportando un severo ma comprensibile rigore che è al tempo stesso una forma di rispetto per la sicurezza degli stessi partecipanti.
Per conoscere i beni che verranno aperti in questa occasione e prenotare un turno di visita è possibile visitare il sito www.giornatefai.it. In particolare la delegazione FAI di Lecco permetterà di effettuare visite accompagnate in quattro beni: il Civico Museo Setificio Monti, le chiese di San Lorenzo, San Rocco e San Giorgio.
Tutti i visitatori potranno sostenere il FAI. È infatti suggerito un contributo non obbligatorio di 3 euro. La donazione online consentirà, a chi lo volesse, di prenotare la propria visita, assicurandosi così l’ingresso nei luoghi aperti dal momento che, per rispettare la sicurezza di tutti, i posti saranno limitati. Nei beni che verranno aperti sono previsti infatti gruppi a numero chiuso che partiranno a orari prestabiliti (obbligatorio presentarsi almeno dieci minuti prima, una volta cominciata la visita non sarà possibile aggregarsi). Chi lo vorrà potrà anche iscriversi al FAI online oppure nelle diverse piazze d’Italia durante l’evento. Ricordiamo che, in base alle disposizioni vigenti, l'accesso sarà possibile solo alle persone in possesso della Certificazione Verde Covid-19 (Green Pass).
I beni che si potranno visitare ad Abbadia Lariana
1. CIVICO MUSEO SETIFICIO MONTI
Il Civico Museo Setificio Monti sorge nel centro abitato di Abbadia Lariana (LC), a cavallo di una roggia che fin da tempi antichi muoveva mulini e opifici. La struttura si presenta eccezionalmente integra e genuina ed è un esempio più unico che raro, soprattutto nel territorio di Lecco e circondario tuttora menomato da sistematica opera speculativa di devastazione urbana, di recupero e tutela fattiva di un bene di assoluta rilevanza collettiva.
Il complesso, proprietà comunale dal 1978, comprende una filanda (ristrutturata e sede di plesso scolastico) e un vasto filatoio costruiti a cavallo di una antica roggia derivata dal torrente Zerbo. L'originaria folla da panni fu trasformata nel primo Ottocento dalla famiglia dei setaioli Monti in vasto complesso per la lavorazione della seta. Il filatoio ha conservato eccezionalmente integra e genuina la sua struttura, perfino negli accessori e nei serramenti. Nelle sale sono esposti oggetti e installazioni che raccontano la storia del complesso e il vivace mondo della lavorazione della seta. Caso unico in Europa, il filatoio conserva l'originario filatoio circolare in legno tuttora funzionante.
Il bene è normalmente visitabile ma poco conosciuto nei normali circuiti turistici. Negli ultimi mesi è stato "riscoperto" e animato con numerose iniziative il cui successo di pubblico rende ragione dell'interesse collettivo del bene. Durante le Giornate FAI di Autunno sarà visitale l'intero filatoio, dove verrà azionato l'antico torcitoio restituendo così l'atmosfera e il "rumore" di un opificio industriale serico di metà Ottocento.
Il punto di ritrovo è il Civico Museo Setificio Monti, in particolare nel cortile d’ingresso, a cui si accede direttamente da Via Nazionale.
2. DUE CHIESE PER UN PAESE
La chiesa parrocchiale di S. Lorenzo sorge nel centro a lago di Abbadia Lariana, in posizione suggestiva e panoramica. L'oratorio di S. Rocco si trova nella parte alta del borgo antico di Abbadia Lariana, pure in una posizione romantica e suggestiva
La chiesa di S. Lorenzo in origine era quella annessa al convento dei padri Serviti di Abbadia Lariana. Dopo la soppressione dell'Ordine, fu assegnata nel 1788 alla parrocchia per farne la propria chiesa principale. Al suo interno tante cose particolari e interessati fra cui il grande altare in legno intagliato secentesco, proveniente dalla vecchia Parrocchiale non più esistente; e due grandi tele nella navata. La facciata della chiesa si deve all'ingegnere Giovanni Maria Stoppani, nipote dell'abate e geologo Antonio. L'Oratorio di S. rocco sorge nella parte sommitale del vecchio borgo di Abbadia Lariana. Si presenta nelle fattezze architettoniche risalenti all'Ottocento. Silenziosa e suggestiva, se ne potrà visitare il semplice interno.
Il punto di ritrovo è il piazzale antistante alla chiesa di S. Lorenzo ad Abbadia Lariana. A visita conclusa della chiesa il gruppo sarà accompagnato alla chiesa di S. Rocco per completare la visita delle “due chiese per un paese”.
3. UNA CHIESA "DANTESCA"
La chiesa di S. Giorgio sorge poco sopra l'abitato di Mandello del Lario ma ricade sotto la parrocchia di Abbadia Lariana. E' raggiungibile da Abbadia Lariana mediante il cosiddetto "Sentiero del viandante" che offre incredibili scorci panoramici.
La chiesa si presente nella struttura risalente alla ricostruzione quattrocentesca. All'interno conserva pressoché intatta un raro e unitario apparato decorativo databile a più riprese ascrivibili al secondo Quattrocento. Oltre alle solite crocifissioni e agli immancabili angeli e santi, ciò che veramente colpisce è la grandiosa raffigurazione "dantesca" dei vizi capitali e dei contrappassi infernali con il divertente "albero della dannazione" sul quale sono infilzati bestemmiatori, scomunicati di tutte le categorie sociali, dai pescatori ai duchi. Un'immagine imperdibile soprattutto in occasione delle celebrazioni dantesche.
Il punto di ritrovo è alla chiesa di S. Giorgio lungo il Sentiero del Viandante. Si consiglia un abbigliamento comodo per una camminata di circa 20 minuti partendo dal centro di Abbadia Lariana in una cornice naturale suggestiva tra lago e montagna.
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