Al Broletto è stata inaugurata la mostra “Vincenzo Schiavio tra divisionismo e realismo”, visitabile fino al 5 dicembre (da martedì a venerdì ore 14 - 18; sabato e domenica 10 – 18; lunedì 1 novembre 10 - 18). Si ricorda inoltre che da oggi e fino al 7 novembre nello spazio espositivo Campo quadro della Pinacoteca è possibile ammirare altre opere del maestro appositamente selezionate e mai esposte prima.
«Grazie al lavoro importante che è stato fatto - ha detto il sindaco Mario Landriscina - ai collezionisti che hanno partecipato e anche gli artisti che hanno raccontato e descritto mirabilmente il nostro bellissimo territorio, è stato possibile creare un legame tra la mostra, che ripropone Vincenzo Schiavio dopo quarant’anni dall’ultima personale a Como, e la realtà di tutti i giorni, visto che abbiamo altre sue opere esposte in Pinacoteca. La visita al Broletto e più in generale a tutti gli eventi culturali che vengono proposti deve essere un moltiplicatore per far conoscere e apprezzare i tesori della città».
«E’ una soddisfazione aver inaugurato la riapertura del Broletto prima con Miniartextil e adesso con un artista del territorio con un respiro internazionale, e lo attesta la partecipazione a importanti rassegne tra cui la Biennale di Venezia. Ci auguriamo che la città risponda visitando e apprezzando questa esposizione», commenta l’assessore alla Cultura Livia Cioffi.
«Sono felice che Giorgio Taroni abbia portato qui dalla sua collezione e da quelle di amici collezionisti queste opere di Vincenzo Schiavio. Ritenuto erroneamente un pittore minore tra i pittori del nostro territorio, Schiavio oggi è protagonista di una meravigliosa mostra al Broletto», dichiara Franco Brenna, presidente della commissione consiliare III.
«Al Broletto ho trovato una sede prestigiosa e uno spazio adatto a questa mostra - spiega il curatore Giorgio Taroni - Ho scelto un colore neutro e molto luminoso per collocare le opere. E’ un’occasione unica per conoscere questo artista, a 40 anni dall’ultima esposizione a Como, e invito tutti a coglierla».
«Ho curato la prima mostra di Schiavio a Como 40 anni fa - racconta Alberto Longatti - Questa nuova esposizione dimostra che il successo ottenuto allora oggi può essere replicato».
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