I giornalisti e i poligrafici del quotidiano "Corriere di Como" sono in sciopero per due giorni, "la situazione continua a essere fortemente problematica e non si intravede uno spiraglio per poter uscire dalla profonda crisi in cui è sprofondato il quotidiano e per poter continuare a garantire l’uscita in edicola" recita un comunicato sindacale. Le ipotesi più attendibili indicano la possibile cessazione dell’attività già entro la fine del mese di ottobre per il quotidiano in edicola da un quarto di secolo in abbinamento con il "Corriere della Sera". "Con gli stipendi che ormai non vengono corrisposti da tempo, i dipendenti hanno deciso di proclamare altre due giornate di sciopero in attesa di capire quali potranno essere gli sviluppi futuri - recita il comunicato sindacale - Va ancora una volta ribadito come si sia arrivati all’attuale realtà dopo anni di sacrifici da parte dei lavoratori che hanno accettato - per il bene del giornale - riduzioni di stipendio, taglio dell’anzianità e pagamenti effettuati con estremo ritardo. Infine nelle prossime ore, verrà anche staccato l’impianto di riscaldamento lasciando la redazione al freddo. In diverse occasioni i lavoratori si sono mostrati disponili e attaccati al futuro del quotidiano. Ad esempio, a inizio 2021 sono rimasti anche 4 mesi senza remunerazione. Prima dell’estate è poi stato presentato dal liquidatore della società un piano di pagamenti rateizzato e parcellizzato fino al prossimo anno. Piano che la redazione non ha accettato perché irricevibile". "Per informare i lettori - si legge nel comunicato sindacale - va infine ribadito come l’editore del Corriere di Como sia Editoriale Srl, società il cui controllo è esercitato, come socio di maggioranza al 97,50%, da Cooperativa Editoriale Lariana. Gli amministratori pro tempore della Cooperativa sono Francesca Paini, Giuseppe Livio e Michele Piscitelli".
2021-10-17
EDITORIA E GIORNALISMO, CRISI AL "CORRIERE DI COMO"
I giornalisti e i poligrafici del quotidiano "Corriere di Como" sono in sciopero per due giorni, "la situazione continua a essere fortemente problematica e non si intravede uno spiraglio per poter uscire dalla profonda crisi in cui è sprofondato il quotidiano e per poter continuare a garantire l’uscita in edicola" recita un comunicato sindacale. Le ipotesi più attendibili indicano la possibile cessazione dell’attività già entro la fine del mese di ottobre per il quotidiano in edicola da un quarto di secolo in abbinamento con il "Corriere della Sera". "Con gli stipendi che ormai non vengono corrisposti da tempo, i dipendenti hanno deciso di proclamare altre due giornate di sciopero in attesa di capire quali potranno essere gli sviluppi futuri - recita il comunicato sindacale - Va ancora una volta ribadito come si sia arrivati all’attuale realtà dopo anni di sacrifici da parte dei lavoratori che hanno accettato - per il bene del giornale - riduzioni di stipendio, taglio dell’anzianità e pagamenti effettuati con estremo ritardo. Infine nelle prossime ore, verrà anche staccato l’impianto di riscaldamento lasciando la redazione al freddo. In diverse occasioni i lavoratori si sono mostrati disponili e attaccati al futuro del quotidiano. Ad esempio, a inizio 2021 sono rimasti anche 4 mesi senza remunerazione. Prima dell’estate è poi stato presentato dal liquidatore della società un piano di pagamenti rateizzato e parcellizzato fino al prossimo anno. Piano che la redazione non ha accettato perché irricevibile". "Per informare i lettori - si legge nel comunicato sindacale - va infine ribadito come l’editore del Corriere di Como sia Editoriale Srl, società il cui controllo è esercitato, come socio di maggioranza al 97,50%, da Cooperativa Editoriale Lariana. Gli amministratori pro tempore della Cooperativa sono Francesca Paini, Giuseppe Livio e Michele Piscitelli".
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