2021-10-11

DA MIRTO MILANI, IL MOSTRO “DALLA FACCIA D’ANGELO”, DESCRITTO COME “UN RAGAZZO D’ORO, TUTTO CASA E CHIESA” E, A QUANTO PARE, MANIPOLATORE DI FIGLIE DI MADRE DANAROSA, DAL TRIO CRIMINALE SOPPRESSA, PER ENTRARE IN POSSESSO DEI SUOI INGENTI BENI, AL DELITTO MESSO IN ATTO DALLO ZIO DELLA POVERA SAMAN, ONDE IMPEDIRE IL LEGAME DELLA STESSA CON COLUI CHE TENERAMENTE AMAVA: TUTTA UNA SERIE DI ESECRABILI, SCONCERTANTI ASSASSINII.


di Germana Marini  
Un mondo sempre più perverso, il nostro, sotto l’influsso satanico del male. 

Non passa giorno che la cronaca nera non ci propini dei ributtanti spargimenti di sangue, nei minimi dettagli studiati, per poi, con assoluta freddezza, portati a compimento. 

Da Mirto Milani, giovane “irreprensibile”, rispettivamente fidanzato di Silvia e dell’altra amante, che s’era imposto alla madre Laura come unico amministratore del cospicuo capitale della sventurata donna,  fino, s’è detto, a convincere le figlie di quella genitrice, che aveva, giorni prima, scritto: “ Oggi è la Festa della Mamma, e vado a trovare le mie bimbe! “. 

Un trio criminale, ribadiamo, che dopo aver somministrato all’ignara Laura un cocktail a base di benzodiazepine , l’ha soffocata, occultandone, successivamente, il corpo. Questa, perlomeno, la più probabile realtà dei fatti, strenuamente negata dal terzetto, che per lungo tempo si è avvalso della facoltà di non proferire parola, barcamenandosi, in seguito, tra puerili depistaggi e ancor più assurdi infingimenti. “Laura nutriva un grande amore per le figlie, ma ne aveva, in pari tempo, timore “, ha affermato il Sindaco del loro luogo di residenza, “ e intendeva sollevare lo scaltro Mirto dalla mansione di unico amministratore delle sue sostanze, il quale vibratamente si opponeva “. 

Arduo prevedere la pena che sarà attribuita (se lo sarà), a coloro che,  assistiti da  

adeguato difensore, potranno anche essere giudicati innocenti… 

 

Nel titolo abbiamo menzionato un altro assassinio, da fare accapponare la pelle: quello di Saman,  del quale si è concordemente macchiato il parentado intero, e i cui 

principali mandanti sono stati proprio il padre e la madre della poveretta. 

È di ieri l’altro, infine, la notizia della mamma di un piccolissimo bimbo,  da lei accoltellato, sino a troncare in due la lama dell’affilata arma , onde impedire al padre, cui il piccino era stato affidato, di averla, su di lei, vinta. 

 

Un’infinita gamma di atrocità , aventi per protagonisti genitori che infieriscono sui 

figli, e viceversa. 

 

“ Dio è morto! “, ossessivamente ripeteva il ritornello di un motivo dei Nomadi, assai in voga  

negli anni settanta.
Mentre non lo sarebbe, se ci conformassimo nuovamente ai salvifici precetti di un, nei nostri cuori, inesistente Creatore, pentiti tornando a prostrarci ai Suoi piedi. 


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