Il 19 luglio il Festival Filosofi lungo l’Oglio, diretto da Francesca Nodari introduce, nel fitto calendario degli incontri previsti, un importante appuntamento su un tema quanto mai attuale chiamando Stefano Semplici, ordinario di Etica sociale all’Università di Tor Vergata, e uno dei più accreditati esperti di bioetica a livello internazionale per parlare di un argomento di grande interesse collettivo: “Dai ventilatori ai vaccini. Il momento delle scelte tragiche, la solidarietà come dovere inderogabile”. L’incontro è previsto alle ore 21.00 a Erbusco in Via Castello presso La Pieve.
Il Festival segnala inoltre che l’intervento previsto per il 21 luglio con Roberto Esposito, non avrà luogo a causa dell’impossibiltà del relatore.
Nato ad Arezzo nel 1961, Stefano Semplici, è dal 2006 professore ordinario di Etica sociale all’Università di Roma «Tor Vergata». La sua attività di ricerca si è incentrata sulla filosofia contemporanea e sulla filosofia “classica” tedesca. Negli ultimi anni, ha affrontato tematiche connesse all’etica pubblica e “applicata”, con particolare riferimento alla bioetica, ai processi di comunicazione interculturale e all’«etica degli affari». È stato presidente del Comitato internazionale di Bioetica dell’UNESCO dal 2011 al 2015 e del Comitato per la Bioetica della Società Italiana di Pediatria, del quale è tuttora membro, dal 2014 al 2019. È Associate Editor della rivista «Medicine, Health Care and Philosophy» ed è stato Editor e successivamente Coeditor della rivista «Archivio di Filosofia/Archives of Philosophy» dal 2007 al 2016. È membro corrispondente della Pontifica Accademia per la Vita, del Comitato direttivo dell’Istituto di studi filosofici Enrico Castelli e dei Comitati editoriali e scientifici di molte altre istituzioni, riviste, collane. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Un filosofo "all'ombra del nichilismo". W. Weischedel, Armando, 1984; Socrate e Gesù. Hegel dall'ideale della grecità al problema dell'Uomo-Dio, CEDAM 1987; Dalla teodicea al male radicale. Kant e la dottrina illuminista della “giustizia di Dio”, CEDAM 1990; La logica e il tempo. Il «Nuovo pensiero» e Hegel, Marietti 1992; Il soggetto dell’ironia, CEDAM 2002; Bioetica. Le domande, i conflitti, le leggi, Morcelliana 2007; Undici tesi di bioetica, Morcelliana 2009; Invito alla bioetica, La Scuola 2011; Bioetica. La dignità che divide, in Dignità, a cura di F. Nodari, Compagnia della Stampa 2012, pp. 329-345; I diritti umani. Un baluardo della diversità o il diritto del più forte?, a cura di F. Nodari, Compagnia della Stampa 2013; Costituzione incusiva. Una sfida per la democrazia, Rubbettino 2015. Ha curato, insieme al Comitato per la Bioetica della Società Italiana di Pediatria, il volume Pediatria e bioetica. Integrità, comunicazione, limite, uguaglianza, educazione, Il Pensiero Scientifico 2019.
La pandemia di Covid-19 dice Stefano Semplici, parafrasando Elena Pulcini, ci ha esposti “allo shock della vulnerabilità estrema, che nell’investire i nostri corpi infligge anche una ferita ai nostri stili di vita, ai nostri privilegi e certezze”. Si tratta di una vulnerabilità “condivisa”, non solo perché è un tratto essenziale della condizione umana ma anche guardando a un destino che scopriamo e viviamo “indissolubilmente legato a quello degli altri”. La stessa idea di salute torna a declinarsi in una dimensione “pubblica”, alla quale corrispondono sfide e responsabilità talvolta drammatiche. Possono improvvisamente mancare le risorse per garantire a chi soffre le cure necessarie. Siamo posti di fronte alla consapevolezza che quello che scegliamo di fare o di non fare ha conseguenze non solo per noi stessi, ma anche per gli altri. È l’esperienza di questi mesi dolorosi e difficili. Forse anche un’indicazione per il futuro.
L’incontro è ad ingresso libero senza prenotazione ma si potrà accedere fino a esaurimento posti, nel rispetto delle normative anti-Covid. Per maggiori informazioni si consiglia di andare sul sito: www.filosofilungologlio.it
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