Sarà Francesca Rigotti ad aprire gli incontri del mese di luglio del Festival Filosofi lungo l’Oglio, diretto da Francesca Nodari e in programma fino al 23 del mese, quest’anno nel segno di Eros e Thánatos. Tornano attesi al Festival anche Stefano Zamagni e Ilvo Diamanti con due stimolanti incontri.
L’incontro con Eva Cantarella, tra le principali studiose contemporanee del mondo classico, previsto per il 5 luglio nel Giardino della Rocca Viscontea a Romano di Lombardia non avrà luogo a causa di seria indisponibilità della relatrice. L’evento sarà programmato in autunno con data e luogo da definirsi. Seguiranno, a breve, comunicazioni precise in merito.
Il 2 luglio alla Cascina Tokyo di Trenzano (Bs) sarà Francesca Rigottia declinare il tema di questa edizione con una quanto mai appassionante riflessione: L'anima è morta: viva il corpo!
Francesca Rigotti attualmente insegna Dottrine politiche presso l’Università di Lugano. È stata docente presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Göttingen, visiting fellow al Department of Politics dell’Università di Princeton e docente all´UZH. La sua ricerca è caratterizzata dalla decifrazione e dall’interpretazione delle procedure metaforiche e simboliche sedimentate nel pensiero filosofico, nel ragionamento politico, nella pratica culturale e nell’esperienza ordinaria. Per il suo lavoro in ambito filosofico è stata insignita di numerosi riconoscimenti tra cui il Premio Outstanding Woman Award (2016) e il prestigioso Premio della Fondazione del Centenario della BSI – Banca Svizzera Italiana (2020), per aver incrementato le relazioni di amicizia e di scambio culturale tra la Svizzera e l’Italia. Tra le sue opere recenti: De senectute, Einaudi 2018; Migranti per caso. Una vita da expat, Raffaello Cortina 2019; Buio, Il Mulino 2020. Collabora con «Il Sole24Ore». Recentemente, è stata individuata tra le Esperte di Filosofia nella sezione di Storia e Filosofia del progetto «100 donne contro gli stereotipi» promosso dall’Osservatorio di Pavia insieme all’associazione GiULiA Giornaliste, in collaborazione con la Fondazione Bracco e con il supporto della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea. È inoltre membro del Comitato scientifico del Festival e presidente della Giuria del Premio Internazionale di Filosofia/Filosofi lungo l'Oglio. Un libro per il presente.
Francesca Rigotti, partendo dal rapporto intercorrente tra anima e corpo, affronterà l’argomento da un peculiare punto di vista: L'anima è morta: viva il corpo! Tatuato, truccato, allenato, palestrato e cesellato ad arte, curato e medicalizzato a oltranza, il corpo è il grande protagonista del nostro tempo. Il fatto è che la vita dell’anima nell’eterna beatitudine (o nell’eterno castigo) promessa dalla religione cristiana è diventata un’aspettativa fumosa e poco convincente. La morte ha cessato da tempo di essere il passaggio a un’altra fase dell’esistenza e si è ridotta a una semplice uscita dalla vita. Di conseguenza la vita del nostro corpo è l’unica vita che abbiamo, è la nostra unica possibilità individuale alla quale ci avvinghiamo tenacemente. Quali sono le conseguenze sociali e soprattutto le dimensioni filosofiche aperte da questa concezione? Un interrogativo aperto e quanto mai attuale oggi.
Il 4 luglio, nel Duomo dei Santi Faustino e Giovita a Chiari (Bs), interverrà uno dei maggiori economisti contemporanei, Stefano Zamagni, che interverrà sul tema: Thymos versus Eros: l'economia della cura come soluzione del dilemma.
Ex presidente dell’Agenzia per il terzo settore, Stefano Zamagni è apprezzato in tutto il mondo per i suoi studi in materia di economia sociale. È visiting professor all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano. Zamagni è anche membro del Comitato scientifico di numerose riviste economiche. Tra le ultime pubblicazioni che hanno contribuito al dibattito culturale e scientifico: Come e quanto la quarta rivoluzione industriale ci sta “toccando”, a cura di F. Nodari, Mimesis 2018; La cooperazione presentata ai millennials, Ecra 2018; Economia cooperativa, Paese civile, Ecra 2019; Economia civile e sviluppo sostenibile. Progettare e misurare un nuovo modello di benessere (con L. Becchetti e L. Bruni), Ecra 2019; Responsabili. Come civilizzare il mercato, Il Mulino 2019; Incivilire la finanza. Una bussola per leggere una forma di «amore intelligente». Dalla «Caritas in veritate?» Di Benedetto XVI alla «Laudato sì» di Francesco, (con S. Galli), Ecra 2020; Diseguali. Politica, economia e comunità: un nuovo sguardo sull’ingiustizia sociale, Aboca Edizioni 2020; Prosperità inclusiva. Saggi di economia civile, Studium 2021. Laureato in economia e commercio presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e si è specializzato presso il Linacre College dell’Università di Oxford. Tornato in Italia, ha insegnato presso l’Università di Parma, nel 1979 è diventato ordinario di economia politica all’Università di Bologna. Nel 1991, consultore del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, e successivamente membro della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali. Nel 1999 entra a far parte della New York Academy of Sciences Fra il 2007 ed il 2009 è tra principali collaboratori di Papa Benedetto XVI. Nel 2013 è nominato da Papa Francesco membro ordinario della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, nel 2019 il Papa lo promuove presidente.
Il suo intervento al festival sarà incentrato sull’economia della cura: Thymos versus Eros: l'economia della cura come soluzione del dilemma”. Thymos, cioè il riconoscimento, è un bisogno umano fondamentale. Per Platone, era il bisogno umano più radicale e impellente. Quando però tale bisogno prende la forma della megalotimia, il pensarsi superiori all'altro ed esigere di essere così riconosciuti, accade che la componente erotica si trasforma in volontà di dominio e di sfruttamento. In situazioni del genere, l'economia della cura dimostra tutta la sua rilevanza e potenza, perché riesce a soddisfare il bisogno di autorialità che alberga in ciascuno senza generare gli effetti perversi (aporofobia, distruzione dell'eco-sistema, paradossi della felicità, aumento endemico delle diseguaglianze) che è dato osservare nella realtà.
Il 6 luglio sarà la volta di Ilvo Diamanti che, al Palazzo Monti della Corte di Corte Franca (Bs), affronterà il tema de La democrazia sospesa. Diamanti è ordinario di Scienza Politica nella Facoltà di Sociologia e Prorettore per i rapporti internazionali e con il territorio dell’Università degli studi di Urbino “Carlo Bo”, dove ha fondato e dirige il Laboratorio LaPolis. Tra le numerose attività istituzionali è stato membro della “Commissione parlamentare sull’intolleranza, la xenofobia, il razzismo e i fenomeni di odio etnico”. Dal 1995, tiene un corso di Régimes politiques comparés presso l’Ecole Doctorale di Parigi. È membro del comitato scientifico e editoriale di numerose riviste tra cui «Limes». Collabora con il quotidiano «Le Monde», è stato editorialista per «Il Sole 24 Ore» e attualmente per il quotidiano «la Repubblica», dove settimanalmente disegna le «Mappe della politica e della società italiana. Diamanti è fondatore e Presidente di Demos & Pi, il noto istituto di ricerca che opera nell'ambito della ricerca politica e sociale attraverso indagini di carattere locale, nazionale ed internazionale. Le indagini realizzate mirano studiare gli orientamenti, le opinioni, i comportamenti della società. Una particolare attenzione è riservata ad alcune dimensioni, considerate topiche all'interno di questa tradizione di studi: il rapporto fra cittadini, istituzioni e politica; il capitale sociale; la solidarietà, la cittadinanza e l'integrazione; l'identità e i bisogni territoriali; gli atteggiamenti e i comportamenti pubblici e privati. La continuità delle indagini è assicurata grazie alla collaborazione di importanti partner strategici: ANCC-COOP, Il Gazzettino, La Repubblica, Fondazione Unipolis, Intesa Sanpaolo, GEDI Gruppo Editoriale. Tra i suoi scritti, ricordiamo: Un salto nel voto. Ritratto politico dell’Italia di oggi (con F. Bordignon e L. Ceccarini) Laterza 2013; Democrazia ibrida, Laterza 2014; Dare i numeri. Le percezioni sbagliate sulla realtà (con N. Pagnoncelli), EDB 2016; Le divergenze parallele. L’Italia: dal voto devoto al voto liquido (con F. Bordignon e L. Ceccarini), Laterza 2018; Tra politica e società. Fondamenti, trasformazioni e prospettive (con L. Ceccarini), Il Mulino 2018.
Nel suo intervento su La democrazia sospesa, Diamanti rifletterà su come il Paese è cambiato, dopo la crisi legata al virus. La richiesta di un leader forte è condivisa soprattutto da chi ha più paura del contagio. Nell’Italia sospesa vince la stabilità. I partiti sono in stallo e resta solo il governo. La pandemia spinge i cittadini a condividere scelte fatte nell’interesse comune. Un’analisi su come siamo cambiati e su cosa è cambiato nel nostro Paese con la pandemia.
Tutti gli incontri, che si terranno, come di consueto, alle ore 21.00, e saranno ad ingresso libero. Si potrà accedere fino a esaurimento posti, nel rispetto delle normative anti-Covid. Per maggiori informazioni si consiglia di andare sul sito: www.filosofilungologlio.it
Il Festival Filosofi lungo l’Oglio è stato insignito anche nel 2021, dopo sei anni consecutivi, della prestigiosa medaglia del Presidente della Repubblica ed è l’unico Festival di Filosofia ad aver ricevuto per tre volte consecutive il marchio europeo Effe Label 2019-2021, progetto sostenuto dalla Commissione Europea e realizzato da EFA, Associazione dei Festival Europei per premiare l’impegno artistico e la capacità di coinvolgere le comunità locali che guardano all’Europa.
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