In questi giorni hanno trovato compimento alcune importanti iniziative che Fondazione Cariplo ha messo in campo a sostegno di progetti ed enti che operano in ambito culturale, dentro una strategia più ampia che per il 2021 ha l’obiettivodi continuare a sostenere un comparto in grave difficoltà. In questi 30 anni, dal 1991 quando è nata la Fondazione, sono stati destinati 1 miliardo e 200 milioni di euro per realizzare 14mila progetti in ambito Arte e Cultura, un settore che da sempre la Fondazione ritiene strategico e fondamentale per la crescita delle persone, delle comunità e del territorio. La conferma viene da tre provvedimenti approvati nei giorni scorsi.
In questa fase dell’anno, il Consiglio di Amministrazione ha destinato al settore complessivamente 14,5 milioni di euro.
- 9,5 milioni di euro a sostegno di 94 progetti che puntano alla ripresa delle attività culturali, alla promozione del benessere delle persone e allo sviluppo delle comunità, con un’attenzione particolare ai giovani e alle fasce della popolazione più colpite dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria.
- 3 milioni di euro per 75 progetti volti a promuovere la lettura come pratica quotidiana per fasce sempre più ampie della popolazione, in modo da favorirne l’inclusione sociale, economica, culturale.
A questo impegno si aggiunge il lancio di una nuova iniziativa attiva da domani
- 2 milioni di euro per il nuovo Bando “SOS patrimonio” che verrà pubblicato il 7 luglio. L’iniziativa sostiene interventi sul patrimonio storico-architettonico di pregio, anche in considerazione della significativa contrazione delle risorse dedicate alla conservazione dei beni culturali, avvenuta nel 2020, a causa delle nuove priorità legate all’emergenza sanitaria da Covid-19.
Pur confidando in una rapida e duratura ripresa, appaiono preoccupanti le conseguenze della pandemia all’interno del settore culturale e nei comparti collegati, a partire dal turismo, dagli eventi culturali fino al teatro, messi a dura prova – in questi mesi – dalla quasi completa assenza di pubblico e di visitatori. L’impoverimento e le condizioni generali delle famiglie rischiano di limitare la partecipazione a momenti e occasioni legati alle arti performative, la fruizione del patrimonio culturale e, in generale, l’accesso alla cultura, pratiche fondamentali per coltivare la coesione della comunità e il senso di appartenenza dei cittadini. Per tali ragioni Fondazione Cariplo, durante la pandemia ha progettato e lanciato queste iniziative che oggi trovano concretezza nel sostegno alle riaperture e alla ripartenza delle attività.
Ciò che è emerso è un enorme bisogno: seppure straordinaria, l’azione promossa da Fondazione Cariplo è riuscita a rispondere solo ad una parte delle organizzazioni che hanno fatto richiesta: complessivamente alla Fondazione sono arrivate 639 richieste per un fabbisogno complessivo di 66 milioni di euro, valori molto più ampi della disponibilità che segnalano una situazione eccezionale; mai si era avuta un’adesione di così ampia portata, segno che le tematiche proposte dai bandi hanno toccato un punto vivo e che il settore è in difficoltà, se ancora vi fosse la necessità di conferma.
Domani, come anticipato, verrà aperto un nuovo bando: “SOS patrimonio”.Le risorse messe in campo sono pari a 2 milioni di euro per sostenere interventi direcupero urgenti e prioritari su beni di interesse storico-architettonico, per favorire la
buona gestione del patrimonio culturale attraverso la conservazione programmata, approccio promosso da Fondazione Cariplo da oltre un decennio. La Fondazione con questi interventi intende garantire condizioni di apertura, sicurezza e fruibilità degli edifici al fine di avvicinare le comunità alla conoscenza e alla cura del patrimonio culturale come valore identitario da trasmettere al futuro.
Giovanni Fosti Presidente di Fondazione Cariplo
Soprattutto nei momenti di crisi non possiamo permetterci di perdere ciò che rende il nostro territorio attrattivo e ricco di significato: l’azione di soggetti che creano e diffondono cultura rende le nostre comunità più unite e la presenza di beni storico- architettonici genera un valore simbolico, culturale e anche economico. Abbiamo un grande bisogno di bellezza, per questo Fondazione ritiene cruciale continuare a investire in Arte e Cultura, proteggendo il patrimonio esistente, fatto di competenze e di luoghi, e sostenendo percorsi che ne moltiplichino gli effetti in termini di coesione e di sviluppo sulterritorio.”
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