Vinicola Mauri Lecco, assistita da Confcommercio Lecco nella persona di Andrea Cattaneo, ha raggiunto un'intesa con le organizzazioni sindacali Filcams Cgil Lecco, Fisascat Cisl Monza Brianza Lecco e Uiltucs Uil Lecco in materia di anticipo della retribuzione.
Infatti, dopo essere venuta incontro negli scorsi mesi ai lavoratori (attraverso tre strumenti principali ovvero: anticipazione su base volontaria di 6 dodicesimi di quattordicesima che avrebbe per intero essere liquidata nel giugno 2021; liquidazione per ogni mese di lavoro di 3 giorni di ferie così da integrare la remunerazione derivante dalla liquidazione della CIG da parte Inps; anticipazione di importi più o meno significativi del trattamento di fine rapporto), l'azienda ha deciso per far fronte al grave disagio economico che stanno vivendo i dipendenti adottando altri strumenti di sostegno al reddito dei dipendenti per i prossimi sei mesi.
I lavoratori dipendenti saranno divisi, dal punto di vista della frequenza lavorativa, in tre fasce: un primo gruppo che ha una presenza al lavoro di almeno 4 giorni alla settimana; un secondo gruppo che ha una presenza al lavoro compresa tra 2 e 4 giorni alla settimana; un terzo gruppo che ha una presenza al lavoro tra 0 e 2 giorni alla settimana. Si tratta di valori medi da non considerare rigidamente divisi settimana per settimana, ma da spalmare più correttamente su base mensile.
L’azienda si impegna a riconoscere a titolo di acconto sulle future retribuzioni ai dipendenti del secondo e terzo gruppo un importo compreso tra un minimo di 300 e un massimo di 500 euro mensili che verrebbero liquidati ogni mese in busta paga per il periodo suddetto. Il periodo pianificato di intervento è compreso tra marzo e settembre 2021 e potrebbe anche terminare precedentemente nel caso di una completa ripresa dell’attività lavorativa.
L'intesa prevede che, a partire dal mese di ottobre 2021, il lavoratore si impegni a restituire – attraverso una trattenuta in busta paga – la cifra anticipata in ragione di una cifra compresa tra i 50,00 e 100,00 euro lordi mensili. Resta inteso che sulla somma anticipata non verrà applicato alcun tasso di interesse. Sono stati chiaramente normati dall'accordo anche i casi relativi al caso di cessazione del servizio.
I dipendenti interessati dovranno presentare richiesta scritta all’azienda. La domanda deve essere accompagnata, a pena di nullità, da una dichiarazione di responsabilità attestante la non sussistenza di ulteriori prestiti, l'anticipo a cura dell'azienda verrà comunque ammesso con altri finanziamenti concessi da istituti bancari o finanziari, purché non sia superato complessivamente il limite del quinto cedibile della retribuzione.
La scelta di procedere a questo anticipo delle retribuzione nasce chiaramente dal contesto dell'emergenza Coronavirus. Il blocco dell'attività lavorativa durante i primi mesi del 2020 l’ulteriore caduta del fatturato degli ultimi 5 mesi ( - 38% a ottobre 2020, - 90% a novembre 2020, - 75% a dicembre 2020, - 80% a gennaio 2021, - 50% a febbraio 20231), cui si deve aggiungere la previsione di una ulteriore fortissima contrazione almeno da marzo a maggio 2021, ha generato un massiccio ricorso alla cassa integrazione con una conseguente significativa compressione delle remunerazione per la quasi generalità dei dipendenti oltre che una altrettanta drammatica diminuzione della remunerazione riguardante i collaboratori inquadrati come agenti di commercio
L'azienda nonostante le indubbie difficoltà affrontate, ha ribadito di non avere in animo di ricorrere, entro i termini indicati, a riduzioni di personale in quanto l’ipotesi di sviluppo non potrebbe essere realizzata in presenza di una situazione di precarietà organizzativa, che deriverebbe da una ristrutturazione interna.
Inoltre ha confermato la volontà di continuare ad investire sul mercato al fine di garantire tutti i migliori presupposti per un efficace posizionamento al momento dell'auspicata ripartenza. La strategia aziendale di medio lungo periodo per essere ulteriormente confermata, ha chiaramente la necessità oltre che di una buona dose di coraggio e di sicurezza imprenditoriale, anche di perseguire un riequilibrio finanziario, con altre e più impegnative caratteristiche rispetto alla situazione pre-covid, che permetta di pianificare lo sviluppo anche oltre la crisi in corso. La visione positiva del futuro da parte dell'azienda è ancorata alla convinzione che entro il mese di settembre del 2021 si possa riprendere gradualmente e progressivamente la normale attività lavorativa, mentre è altrettanto chiaro che se i limiti posti dal permanere dalla attuale pandemia facessero sentire i propri effetti per periodi più lunghi di quelli indicati, sarebbe difficile mantenere l'impostazione prevista con la conseguente necessità di rivedere le priorità strategiche.
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