L’autore televisivo scomparso domenica 28 marzo all’età di 85 anni aveva iniziato a frequentare la “perla del Centrolago” grazie alla sua amicizia con Marcello Marchesi. Eletto alle amministrative del 1972, fu il secondo candidato più votato in assoluto
di Claudio Bottagisi
Anche Varenna piange Enrico Vaime, morto domenica 28 marzo all’età di 85 anni. Autore radiofonico e televisivo di successo (tra i suoi programmi più noti Canzonissima e Quelli della domenica), era ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma.
Nato a Perugia, era stato grande amico di Marcello Marchesi, scrittore, sceneggiatore, regista cinematografico e teatrale, a sua volta autore di programmi radiofonici e televisivi e talent scout. Scomparso nel 1978 a 66 anni, Marchesi aveva vissuto nella “perla del Centrolago”.
Proprietario di una villa in località “La Pianca”, non lontano da Lierna e dalla “Riva bianca”, era solito incontrare il collega e amico proprio nella sua residenza varennese.
Vaime, tra l’altro autore in coppia con Italo Terzoli di tutti i successi di Gino Bramieri, si innamorò ben presto del Lario e appunto di Varenna, tanto da avvicinarsi anche alla vita politico-amministrativa del paese.
Ricoprì la carica di consigliere comunale, eletto alle amministrative del novembre 1972. Candidato nella lista “Progresso varennese”, il grande autore televisivo fu uno dei tre esponenti di quello schieramento indipendente che andarono a comporre il nuovo Consiglio della “perla del Centrolago” unitamente ai dodici rappresentanti della lista della Democrazia Cristiana, uscita vincente dalla consultazione elettorale.
Oltre a Vaime, della lista “Progresso varennese” furono eletti Gigi Fornasetti e Sigismondo Derflingher. Quest’ultimo, per la cronaca, era stato assessore dal 1958 al ’66.
Enrico Vaime ottenne in quell’occasione un lusinghiero successo personale, risultando addirittura il secondo candidato più votato in assoluto.
I votanti (in totale 546) gli attribuirono infatti 61 preferenze contro le 62 di Roberto Zardi del Pci (quest’ultimo, peraltro, non eletto) e le 59 di Giorgio Monico, primo degli eletti nella lista di maggioranza della Dc.
L’anno successivo Vaime indirizzò da Fiumelatte una sua lettera a Enzo Venini, in quegli anni direttore responsabile del periodico locale Tuttovarenna. Replicando a una precedente missiva del consigliere di maggioranza Carlo Bonati apparsa su quello stesso periodico locale d’informazione, il popolare personaggio televisivo (che tra l’altro in quelle stesse settimane aveva citato Varenna e il suo lago nello spettacolo Tv del sabato sera Hai visto mai?, di cui lui era autore insieme a Terzoli) scriveva tra l’altro: “Definirsi “i migliori” mi sembra, egregi rappresentanti della maggioranza, non cristiano e neppure democratico. E’ solo democratico- cristiano”. “E’ ora di lasciare i toni trionfalistici - aggiungeva - e un po’ ridondanti che ci ricordano quelli del politico che perse le staffe forse (ma non ne sono sicuro) a causa di una nebbia molto parziale”.
“Sono finite le polemiche sulle elezioni? - concludeva Vaime - Lo spero, caro Venini, anzi lo speriamo noi della minoranza, che rappresentiamo quei cittadini che ci hanno concesso 430 voti preferenziali. Adesso è tempo di battersi su altri argomenti, per una migliore e più dinamica amministrazione comunale”.
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