A dialogare con la scrittrice Alma Gattinoni e Giorgio Marchini
L'edizione 2021 di Leggermente, la manifestazione di promozione della lettura organizzata da Assocultura Confcommercio Lecco, verrà ufficialmente presentata settimana prossima (come da invito mandato martedì scorso, ndr), ma lunedì 1 marzo è andata in scena una sorta di anteprima con un ospite d'eccezione in diretta streaming, ovvero la scrittrice Silvia Avallone che ha presentato il suo ultimo libro "Un'amicizia" (Rizzoli), un romanzo che racconta del legame speciale tra Beatrice ed Elisa ma che diventa occasione per riflettere sul rapporto tra l'essere e l'apparire, tra la fiducia e il tradimento. A intervistare a distanza la scrittrice piemontese - che ha conquistato i suoi lettori fin dal suo romanzo di esordio del 2010 "Acciaio" presentato in occasione della prima edizione del festival lecchese - sono stati Alma Gattinoni e Giorgio Marchini, componenti del Comitato Scientifico di Leggermente.
Molte le domande arrivate anche dagli studenti collegati, che hanno seguito la diretta proposta sul sito della manifestazione www.leggermente.com. "Il tema del tempo è per me fondamentale: la scrittura ha il potere di fermarlo, di fissarlo - ha spiegato Silvia Avallone - Nel mio romanzo emerge il legame tra come noi ci raccontiamo con le parole e con le immagini. Noi siamo storie non apparenze, dobbiamo sforzarci di essere persone e non personaggi”. E ha aggiunto: “Scrivere per me è un lavoro, ma prima ancora è vivere. Così come, attraverso la lettura, capisco la mia vita. Nei libri troviamo gli altri, i diversi da noi. Lo stesso capita nella amicizia. Il “potere” della lettura e di una amicizia sono simili”. Parlando della adolescenza ha spiegato il suo punto di vista: “Di fatto è una seconda nascita. L’adolescenza è un luogo difficile e magico, è il mondo che si apre, è l’età delle potenzialità.
Tu sei tu senza ancora cicatrici, indipendentemente dalla tua storia di origine. Essere adolescenti vuol dire provare a cambiare e non accontentarsi di una formula predefinita”. Per poi evidenziare: “Io non sono né Elisa né Beatrice, però ho vissuto l’adolescenza come loro. C’è una frase importante che ritengo molto significativa: “Tradire chi ami per non tradire te stessa”. L’importante è vivere, non vincere: la vita è un fine non un mezzo. Nella vita si cade e si sbaglia: però è fondamentale metterci passione e sincerità. Cos’è l’amicizia? Un luogo in cui ci si oppone agli stereotipi, soprattutto per le donne. L’amicizia femminile è libertà anche se non è luogo idilliaco perché c’è anche competizione, ci sono ombre…”.
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