E’ Silvia Montemurro la vincitrice della prima edizione di Scritture di Lago. L’autrice valtellinese con il libro “La casa delle farfalle”, edito da Rizzoli, si aggiudica così il premio letterario che ha lo scopo di promuovere la scrittura e la conoscenza dei laghi e del loro patrimonio economico ambientale, culturale e favorire la promozione turistica dei laghi attraverso la letteratura. Questa la motivazione: “Per l’ambientazione storica precisa e riusci
ta, per la descrizione di alcuni personaggi a tutto tondo e per l’uso sapiente della memoria e meraviglia dei fatti e dei sentimenti nella costruzione stilistica di una storia appassionante che si svolge a Ossuccio, sulle rive del lago di Como, parte integrante della storia. L’amore per il lago dell’autrice ben traspare nella narrazione”.
Silvia Montemurro si dice molto emozionata e contenta di poter così contribuire al racconto di un territorio a cui è molto legata. «Sono di Chiavenna, quello di Como è il mio lago preferito da sempre, ed è teatro della storia che ho raccontato in questo libro, lo sarà senz’altro anche di altre opere. Sono davvero felice di questo premio, del tutto inaspettato ma al quale ho voluto fermamente partecipare».
Secondo classificato è “La regola del Lupo” edito da Baldini & Castoldi e scritto dal giornalista Franco Vanni che ha ambientato la sua storia tinta di giallo, a Bellagio in località Pescallo. L’opera di Vanni è stata premiata “Per l’uso di un meccanismo narrativo che non ha nulla da invidiare ai migliori romanzi della tradizione britannica del giallo d’autore. Un romanzo che è una matassa che si sbroglia elegantemente e dove il borgo di Pescallo e il lago di Como non sono solo ambientazione ma parte integrante della storia”.
A Camilla Baresani va la medaglia di bronzo della prima edizione di Scritture di Lago, per il suo “Gelosia” edito da La nave di Teseo, “Per la descrizione di una storia di vita emblematica dei nostri giorni che propone una conoscenza sapiente e disincantata del desiderio umano e delle sue contraddizioni. Una vicenda che denuda un cuore ingannevole. Il lago è legato a due donne della vita del protagonista Antonio: la moglie Bettina di Desenzano e la collaboratrice Sonia di Como».
Tra gli editi hanno ricevuto una menzione di merito Tita Prestini autore di “La doppia morte della compagna Sangalli” (Barta Edizioni) “Per l’intreccio sapiente dei piani narrativi e per aver saputo presentare un frammento del nostro passato come se fosse una vicenda avvenuta in un presente che ci è vicino. Lo scenario è il lago di Iseo” eNicoletta Bortolotti per “Chiamami sottovoce” (Harper Collins) “Per aver riportato all’attenzione le condizioni di vita dei figli degli emigranti italiani in Svizzera che venivano tenuti nascosti nelle case, per la delicatezza con cui è descritto il rapporto fra i due protagonisti e per aver dato voce a sentimenti e a un vissuto che pressoché sempre rimane celato. Una vicenda che in parte si svolge a Lugano.”
Al gradino più alto della sezione inediti troviamo Ivan Sergio Castellani docente di storia e filosofia al liceo classico e giornalista di Monza con il racconto “Il Chepì del musicante” ambientato a Como, al secondo posto “Ritorno al lago” di Maria Elisabetta Ancarani bibliotecaria presso la Biblioteca Comunale di Fusignano (RA) ambientato a Malcesine e terzo posto ex- aequo al racconto “ Omicidio al confine”di Dario Campione, giornalista e autore televisivo di Como e Gianluca Pedrazzini avvocato e docente alla Bocconi di Milano ambientato tra Italia e Svizzera (Gandria, Lugano e Menaggio) negli anni Trenta e descritto i luoghi come apparivano all’epoca dei fatti e a “La Visita” di Luigi Guicciardi docente di liceo, scrittore e critico letterario di Modena, ambientato sul lago di Como. Al quarto posto ex-aequo il magistrato comasco Giuseppe Battarino con “I ponti azzurri” ambientato a Luino e Alberto Pizzi operatore finanziario e albergatore di Casale Corte Cerro con “La ladra d’acqua” ambientato a Stresa. Un altro ex-aequo al quinto posto per Ennio Codini di Villasanta docente all’Università Cattolica di Milano, Orfeo Conato impiegato in una multinazionale di Melzo e Stefano Mazzesi operatore televisivo e scrittore di Ravenna. Menzioni di merito per Daniele Grillo giornalista di Genova, Francesca Salainsegnante di Lecco e Rodolfo Cerè chef nato a Mendrisio che vive e lavora aZurigo.
«Siamo molto soddisfatti di questa prima edizione, ringraziamo tutti i giurati che si sono impegnati con tanta dedizione e le istituzioni che hanno creduto in noi» dice Guido Stancanelli, presidente di LarioIn, promotore del premio, che ha ottenuto anche il supporto di Banca Generale Private.
La premiazione si è tenuta il 30 novembre negli studi di Espansione tv nel rispetto delle normative sanitarie vigenti.
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