2020-12-13

Mandello. “Vola con Martin oltre il 21” dona 13.000 euro all’Università di Bologna

La somma verrà utilizzata per l’acquisto di un importante microscopio da destinare al laboratorio di Genomica del professor Pierluigi Strippoli

 




di Claudio Bottagisi “Siamo felici di ufficializzare la nostra seconda donazione all’Università di Bologna. L’importo di 13.000 euro è stato raggiunto attraverso varie donazioni e questa somma verrà utilizzata a breve per l’acquisto di un importante microscopio da donare al laboratorio del professor Pierluigi Strippoli. Sono molte le persone che vogliamo ringraziare per questo incredibile risultato raggiunto dalla nostra piccola ma coraggiosa associazione. Il primo grazie va alla Regione Lombardia per l’interesse che ha dimostrato nei nostri confronti scegliendoci come associazione all’interno della manifestazione “Lombardia è ricerca 2019” e per la donazione personale di Gerry Scotti. Abbiamo trovato un gruppo di persone speciali che hanno dimostrato interesse e sensibilità verso la nostra causa e per il piccolo Martin”.


A parlare è Davide Orio, mandellese, padre di Martin, 4 anni compiuti lo scorso mese di marzo. Lui è presidente dell’associazione “Vola con Martin oltre il 21” voluta da lui stesso e da sua moglie Ombretta con uno scopo ben preciso: promuovere la ricerca scientifica per migliorare la qualità della vita dei bambini con sindrome di Down. E tra quei bimbi c’è appunto il loro Martin. Una volontà nata dalla convinzione che la ricerca può essere decisiva per identificare cure innovative per favorire una maggiore autonomia dei bambini con trisomia 21.

“Un grande grazie - aggiunge - va a Chiara Musolino, a Valentina Colombo, a Roberto Albonetti, a Medardo Zanetti, ad Antonio Rossi, a Fabrizio Sala e a Gerry Scotti. Non è un caso se non faccio precedere ai loro nomi alcun titolo onorifico, perché tutti sono stati per me e per Ombretta come una famiglia. Grazie alla Pro loco di Pianello del Lario e al “Bar Sport” per avere organizzato una serata danzante, grazie a Riccardo e alla sua stupenda famiglia per aver proposto quella manifestazione. Grazie anche a Paolo e a Ombretta, che avevano animato la serata. Sono stati tutti accoglienti e gentili”.

“Grazie poi a Paolo e alla sua stupenda famiglia mandellese - tiene ancora a sottolineare Orio - Lui ha raccolto una bella sommetta con tanti caffè durante l’intervallo nella sua scuola. Davvero eroico! Un grazie speciale anche al Centro di aiuto alla vita di Mandello e al Centro culturale “Alessandro Manzoni” di Lecco.


E un grazie molto speciale ai nostri associati per la condivisione dei valori dell’associazione e per il supporto che ci hanno garantito con la loro iscrizione. Infine, ma non certo ultimi per importanza, grazie a tutti i donatori che non abbiamo potuto conoscere personalmente e che hanno utilizzato i vari canali a disposizione per le loro donazioni”.

Ricorda quindi, il padre di Martin, il senso del dono del microscopio al laboratorio di Genomica dell’Università di Bologna. “Quel microscopio - dice - ci piace pensarlo come strumento di vita, in particolare per le generazioni che verranno. Uno tra i motivi che ci hanno spinto a fondare l’associazione “Vola con Martin oltre il 21” è quello di andare in controtendenza rispetto all’avanzare di movimenti down-free. Il nostro messaggio è insomma esplicito: la scienza deve essere appunto strumento di vita, non di morte”.

C’è posto per un ultimo pensiero (e per un ultimo “grazie”) nelle parole di Davide Orio. “E’ il ringraziamento personale a mia moglie Ombretta e al piccolo Martin per aver permesso tutto questo, considerati il grande impegno e il sacrificio che comporta gestire un’associazione, ma ancora di più per la condivisione di un grande ideale, quello di poter contribuire attivamente a cambiare in futuro il destino di tanti bimbi e delle loro famiglie”.

Espressioni riconoscenti nei confronti dell’associazione giungono dal professor Pierluigi Strippoli, che scrive: “Questa generosa donazione ci permetterà di acquisire un microscopio a fluorescenza rosso/verde, importante per proseguire la nostra ricerca sulla sindrome di Down, la più comune anomalia genetica umana.




La sindrome di Down è causata dalla presenza del cromosoma 21 in tre copie (trisomia 21) invece delle normali due e si associa a disabilità intellettiva”.

“Negli ultimi anni - aggiunge - il nostro gruppo di ricerca ha contribuito al chiarimento di due aspetti di rilievo per la comprensione del modo in cui il cromosoma 21 in più danneggia il funzionamento cellulare: abbiamo innanzitutto identificato una piccola “regione critica” sul cromosoma 21 strettamente associata alla diagnosi di sindrome di Down, restringendo così a un millesimo dell’estensione di tale cromosoma l’area di maggiore interesse per arrivare a capire le basi della sindrome. Abbiamo inoltre descritto alcune specifiche alterazioni metaboliche caratteristiche dei bambini con trisomia 21”.

“Il metodo migliore per eseguire questi esperimenti - conclude - si chiama CRISPR, per la cui scoperta proprio quest’anno è stato conferito il premio Nobel per la Chimica alle ricercatrici Jennifer Doudna, americana, ed Emmanuelle Charpentier, francese. Il sofisticato microscopio che ci è stato donato ci consentirà di controllare le cellule per verificare in tempo reale l’efficienza del metodo usato per modificarle ai fini del nostro studio”.

Ha ricordato Gerry Scotti, parlando della donazione effettuata, Davide Orio. Era il giugno dello scorso anno quando il popolare conduttore televisivo entrò nella casa di Mandello in cui vive il piccolo Martin con i genitori. Con lui vi era il vicepresidente della Regione Lombardia, Fabrizio Sala. Tante strette di mano, poi le prime parole di Scotti, nominato nell’autunno 2018 proprio da Sala ambasciatore per la ricerca: “Sono qui per una scelta dettata innanzitutto dal cuore. E voglio accompagnare il vostro bellissimo volo della speranza”.

“E’ un’avventura difficile quella che abbiamo intrapreso - aveva detto papà Davide - ma importante. Vogliamo infatti aiutare la ricerca, il cui scopo finale è trovare una cura per la disabilità intellettiva”.“La nostra è un’associazione piccola ma coraggiosa - aveva aggiunto - e non è un caso che nostro figlio si chiami Martin. Quando si è trattato di scegliere il nome abbiamo pensato a Martin Luther King, leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani. Lui ha combattuto per grandi ideali e anche noi vogliamo portare avanti la nostra battaglia. E andare fino in fondo”.

“Mi complimento con voi per il vostro coraggio - aveva affermato Fabrizio Sala rivolgendosi direttamente ai genitori di Martin - che si colloca nel solco della speranza. Per quanto ci riguarda, come istituzione ci impegneremo concretamente per far sì che la ricerca possa raggiungere obiettivi sempre più importanti”.

Proprio a supporto della nobile causa portata avanti da mamma Ombretta e papà Davide Gerry Scotti aveva deciso di staccare un suo personale assegno di 5.000 euro, idealmente firmato proprio quel giorno a Mandello davanti ai genitori di Martin.

L’attenzione per la ricerca scientifica e per le fasce più deboli - aveva detto altresì il vicepresidente della Lombardia - rappresenta da sempre un punto cardine nelle politiche della nostra Regione. Ringrazio il nostro ambasciatore per la ricerca Gerry Scotti, con il quale vogliamo continuare a promuovere progetti di impatto concreto per lo sviluppo del territorio”.

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