Gianfranco Colombo - E’ stato presentato il programma delle mostre organizzate dal Comune di Lecco per il prossimo anno. L’amministrazione comunale ed il Sistema Museale Lecchese hanno voluto così esorcizzare un periodo in cui programmare qualunque cosa sembra impossibile. Il 2021 cercherà di dare spazio alle mostre sospese o rinviate a causa dell’emergenza sanitaria e proporrà delle novità, alcune delle quali sono ancora in via di definizione. Atteniamoci allora alle certezze. Innanzitutto, appena i musei riapriranno, al Palazzo delle Paure potranno essere visitate la mostra “La Scapigliatura. Una generazione contro” curata da Simona Bartolena e “Il fiume Adda. Di immagine in immagine, tra tempo e luce”, una riflessione sul fiume che attraversa la nostra terra, grazie alle fotografie di Andrea Caronni, Rosandro Cattaneo e Daniele Re. Quando cadranno i divieti, al piano terra del palazzo delle Paure, sarà anche possibile ammirare la mostra “Lotto, l’inquietudine della realtà. Lo sguardo di Giovanni Frangi”, seconda edizione di “Un capolavoro per Lecco”, organizzato dalla Parrocchia di San Nicolò e dall’Associazione Culturale Madonna del Rosario.
Dal 2021 questa proposta artistica entrerà a far parte della programmazione culturale del Comune di Lecco. In primavera, al primo piano di Palazzo delle Paure si terrà un’antologica di Nicolò Tomaini, mentre a luglio si continuerà con una grande mostra sull’Ottocento lombardo che segna la rinnovata collaborazione tra il Comune di Lecco e ViDi Visit Different. Nel mese di settembre si svolgerà la mostra delle donazioni di fotografie di Luigi Erba. Il Sistema Museale Lecchese acquisisce così alcune opere di uno dei fotografi italiani più significativi. Luigi Erba ha iniziato le sue prime esperienze nel campo della fotografia artistica negli anni Settanta. I primi “scatti” riguardano il paesaggio alpino, poi urbano, sempre fantastico e interiore, inventato, lontano da connotazioni topografiche. Negli anni Ottanta inizia una ricerca sistematica attraverso una ridefinizione visiva dell’esperienza concettuale (“Situazioni temporali” e ”Concetti temporali”) in nome di un’interpretazione più lirica e individuale, basata sulla memoria, la percezione, la visione.
Parallelamente a questa ricerca Luigi Erba lavora sul territorio prealpino lombardo, riassemblando linguisticamente immagini di memoria, di sogno con una valenza antropologica, e attorno ai resti dell’industria lecchese. Si è spesso occupato di storia della fotografia, soprattutto degli anni ‘50 e ’60, anche attraverso collaborazioni, pubblicazioni e mostre.Completa la programmazione al Palazzo delle Paure, “Il Filo Rosso”, una mostra dedicata alle storie del movimento delle donne a Lecco. L’esposizione nasce da un’idea di Enrica Bartesaghi e Giacinta Papini del Collettivo Femminista Autonomo di Lecco, in collaborazione con l’Udi, la Cgil, il Liceo Medardo Rosso e il Comune di Lecco. Il progetto espositivo raccoglie 32 interviste a donne dell’Udi (Unione Donne Italiane) e del Collettivo Femminista lecchese. Non mancheranno eventi degni di nota anche alla Torre Viscontea. Tra questi segnaliamo “I Passaporti dei Promessi Sposi. Passaporti dei residenti sul ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno”, un’attualizzazione di alcuni personaggi del romanzo manzoniano, cui presteranno il volto persone a noi contemporanee. La mostra si svolgerà ad ottobre e sarà curata da Paolo Vallara. A seguire, l’Associazione Mauro Benatti di Airuno proporrà “Ritornare alle origini. Ritornare a Lecco”, un evento artistico dedicato allo scultore Mauro Benatti (1947-2014). La storia di Mauro Benatti, nato ad Airuno, è tipica di tanti ragazzi del dopoguerra che dovevano coniugare le loro aspirazioni artistiche con le più prosaiche esigenze della vita di tutti i giorni. A quattordici anni va a lavorare come fabbro in un'officina di Sesto San Giovanni e frequenta corsi serali di disegno. Nel 1979 si iscrive alla Scuola d'arte pura ed applicata di Merate, di cui poi diverrà un insegnante. E' forse questa la data della presa di coscienza di un artista che ha frequentato numerose gallerie e che ha partecipato a molte esposizioni. Chiuderà la stagione alla Torre Viscontea il fotografo Giacomo Albo con una rivisitazione del passato industriale di Lecco, intitolato “Di roccia e di acciaio”.
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