di Giovanni Alessi - Era il 5 dicembre 1920, cento anni or sono, quando la formazione calcio della Canottieri Lecco debuttava nel campionato nazionale di promozione lombarda, girone C, sul terreno di gioco della Canottieri Olona 1894. E’ quest’ultima una storica società milanese, presente ancora oggi con modernissimi impianti e con nobili valori sportivi, affacciata sulla splendida cornice del Naviglio Grande della metropoli ambrosiana.
E’ stato un debutto esaltante, perché i blucelesti del Lecco vinsero in trasferta per 6 a 2 contro una formazione collaudata e preparata. Le note sportive del tempo sottolineavano “la squadra lecchese ha voluto confermare la fiducia che in essa vi avevano riposto gli sportivi, piegando uno dei migliori 11 che attualmente disputano il campionato di promozione”.
Nell’undici lecchese si può subito notare la presenza del forte difensore Saverio III, detto “Sbroff”, che è stato capitano dei blucelesti, arrivando a totalizzare 220 presenze. Saverio III formerà con il fratello Giovanni, detto Ciccio, una coppia formidabile di terzini nella squadra bluceleste. Saverio IV arriverà a contare 161 partite.
Erano cinque i fratelli Saverio impegnati nel calcio, ma spiccano nelle vicende blucelesti i due difensori Francesco e Giovanni. Sovente menzionati nei ricordi di Arnaldo Ruggiero, cronista sportivo del tempo, che evidenziava “Erano tutti lecchesi purosangue: la nonna Emilia Saverio aveva un negozio di frutta e verdura sotto i portici di piazza XX Settembre, nell’edificio dove ebbe i natali nel 1824 l’abate Antonio Stoppani”. Il negozio è stato conosciuto anche dai lecchesi delle ultime generazioni, perché ha chiuso i battenti all’inizio del 2000 con Giuseppe Saverio, discendente della famiglia, deceduto nel 2004.
Il Punto Stampa, quando era ancora mensile cartaceo nella primavera 1987, dedicò un supplemento speciale alla storia del Calcio Lecco. Venne coordinato dal giornalista lecchese Sergio Gavardi, firma illustre del quotidiano sportivo La Gazzetta dello Sport. La direzione del Punto Stampa era sempre di Claudio Redaelli. Collaborarono al numero unico speciale, in elegante veste tipografica a colori, le firme più popolari del giornalismo lecchese del tempo: Giampiero Gerosa, Renato Corbetta, Aloisio Bonfanti, Sergio Frigerio, Luisa Sozio, Roberto Crippa, Paolo Cagnotto. Vi fu la collaborazione dell’addetto stampa dell’A.C. Lecco, Angelo Ubaldo Gattinoni; le fotografie erano di Mario Marai, Carlo Cardini, Walter Ferrario, Ezio Tettamanti, Antonio Di Gioia, Guerino Farina.
Dal numero speciale del Punto Stampa dedicato al Calcio Lecco del 1987 vogliamo riportare due pagine che sono significative nel centenario cammino della squadra detta anche “Aquilotti del Resegone”. La prima testimonianza è quella dedicata alla famiglia Ceppi, dal papà Eugenio al figlio Mario, che è stato il presidente degli anni migliori 1960/1967, con tre “stelle” nel massimo campionato nazionale di serie A, per la conquista dello scudetto. L’altra testimonianza è quella fotografica relativa all’incredibile presenza di tifosi, nel marzo 1961, quando, sul terreno amico dell’allora Rigamonti Cantarelli, il Lecco superò per 2 a 1 la formazione dell’Inter, guidata dal mitico Helenio Herrera, che allora era in testa alla classifica del torneo. La stampa sportiva, intorno a quella partita, scrisse “La formazione del Resegone fa rivivere le tradizioni delle vecchie società provinciali che, con candida passione sportiva e rifiutando il divismo, hanno reso popolare il gioco del calcio”.
L’ultima documentazione risale alla festa civica di San Nicolò 1997, quando, nel salone del palazzo civico di Lecco, venne festeggiato Lorenzo Marconi, che guida la classifica degli alfieri blucelesti di tutti i tempi, con 475 presenze. Nella foto si possono riconoscere il sindaco Lorenzo Bodega, il prevosto mons. Roberto Busti, il presidente del Calcio Lecco Costante Grassi e Lorenzo Marconi.
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