Non solo shopping, con il ritorno di quattro nuove regioni tra le zone gialle hanno riaperto circa 94mila tra bar, ristoranti, pizzerie e agriturismi costretti per settimane alla chiusura o alla sola attività di asporto o consegna a domicilio. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sugli effetti dell’entrata in vigore della nuova ordinanza del Ministro della Salute, Roberto Speranza che prevede il passaggio delle Regioni Lombardia, Piemonte, Calabria e Basilicata in area gialla dove già si trovavano Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Puglia e Umbria, Sicilia, Liguria, Lazio, Molise, Sardegna, Veneto e Provincia di Trento.
A pesare – sostiene la Coldiretti – è in tutte le regioni il permanere dei limiti anche nei giorni più caldi delle feste di fine anno come Natale, Santo Stefano e Capodanno con l’obbligo di chiusura alle 18 per tutte le attività di ristorazione, anche nelle regioni piu’ sicure. Ma anche la decisione di blindare gli italiani in questi giorni nel proprio comune che mette ko soprattutto le oltre 24mila strutture agrituristiche nazionali che sono principalmente situate in piccoli centri rurali con una clientela proveniente dalle grandi città e dai paesi limitrofi. Un vero paradosso – conclude la Coldiretti – se si considera che gli agriturismi spesso situati in zone isolate in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, che sono secondo www.campagnamica.it<http://www.campagnamica.it/> i luoghi più sicuri perché è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche.
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