Renato Frigerio Christian John Storey Bonington è nato il 6 agosto 1934 a Hampstead, vicino a Londra.
È una delle leggende dell’alpinismo, una leggenda che dell’alpinismo ha fatto la storia, per la quantità di prime ascensioni ed il prestigio delle spedizioni extraeuropee che ha realizzato.
È uno dei più emblematici e famosi alpinisti britannici dei giorni nostri, insieme a Joe Brown, Peter David Boardman, Haston Douglas, Douglas Keith Scott e Joseph Thomas Tasker, che vanta numerose prime ascensioni sia in Gran Bretagna, sia sulle Alpi e altrove.
Bonington raggiunse la notorietà in Inghilterra con la prima invernale del Raven’s Gully sul Buachaille Etive Mor nel 1953, con lo scozzese Hamish MacInnes, e con alcune difficili prime vie sulle scogliere dell’Avon Gorge alla fine degli anni cinquanta. Negli anni sessanta aprì alcune difficili vie in Lake District (1), tra cui: la Medlar, con Martin Boysen, e la Totalitarian, entrambe sul Raven Crag, Thirlmere, e la Last Laugh, Castle Rock.
Al 1957 risale la sua prima stagione nelle Alpi, quando, con MacInnes, fece un tentativo sulla parete Nord dell’Eiger. L’anno successivo i due portarono a termine la prima ascensione britannica del pilastro Bonatti del Dru. Nel 1959 con Gunn Clarck fece la prima scalata britannica della “diretta” della Cima Grande di Lavaredo.
Sceglie la via del professionismo nel 1961. Sempre nel 1961 con Donald Desbron Whillans sfidò di nuovo l’Eiger, ma costretti a rinunciare dal maltempo si recarono a Chamonix, dove con Iean Stewart Clough e Jan Dlugosz fecero la prima ascensione del Pilone Centrale del Freney (2), che allora era considerato il maggior problema ancora irrisolto delle Alpi. Nel 1962 con Clough portò a termine la prima ascensione britannica della parete Nord dell’Eiger. Egli fece numerose altre prime scalate sulle Alpi, con Joe Brown, Thomas Walton Patey ed altri. Sempre nel 1962, Bonington divenne scrittore e fotografo a tempo pieno. In questa attività si affermò con il servizio fotografico della diretta dell’Eiger, nel 1966. Seguirono numerosi progetti emozionanti, tra cui la prima discesa del Nilo Azzurro nel 1968.
La prima spedizione himalayana ebbe luogo nel 1960, in quell’occasione Bonington raggiunse la cima dell’Annapurna II, di 7937m, con R. Grant. Nel 1961 raggiunse la cima del Nuptse, di 7855m, e nel 1963, con Whillans, quella della Torre Centrale del Paine, di 2460m, in Patagonia. Dopo una pausa di sette anni, nel 1970 organizzò, con grande successo, la spedizione per la parete Sud dell’Annapurna I, 8091m, che fu la più importante scalata himalayana su parete mai fatta fino allora (3).
Seguì una serie di spedizioni, che lo confermarono uno dei più grandi alpinisti del mondo, fra cui:
1973 – Brammah Peak, in Himalaya, prima ascensione, con Nicholas John Estcourt;
1974 – Changabang, in India, cresta Sudovest, prima ascensione;
1975 - Everest, in Himalaya, parete Sudovest, prima ascensione di Dougal Haston, Douglas Keith Scott, Peter David Boardman e lo sherpa Petermba, muore Mick. Burke;
1977 – Braintha Brakk (Ogre), in Karakorum, cresta Ovest, prima ascensione, con Douglas Keith Scott;
1978 – K2, in Karakorum, parete Ovest, tentativo, muore Estcourt;
1981 – Kongur, in Cina, cresta Ovest, prima ascensione, con Peter David. Boardman, Alan Rouse e Joseph Thomas Tasker;
1982 – Everest, cresta Est Nordest, tentativo, muoiono P. Boardman e J. Tasker;
1983 – Shivling, in India, versante Sudovest, cinque bivacchi; prima ascensione,
con J. Fotheringham;
1983 – Mount Vinson, in Antartide, prima ascensione britannica in solitaria;
1985 – Everest, Colle Sud/Cresta Sudest, raggiunge la cima;
1988 – Menlungtse, in Himalaya, cresta Ovest, prima ascensione, con A. Hinkes.
Numerose spedizioni furono funestate da tragedie. Ian Clough morì travolto da una valanga all’Annapurna, Nick Estcourt sul K2. Mick Burke sparì a causa di una tempesta sull’Everest, dove lì tra gli 8000 e gli 8300m, sono scomparsi nel nulla, senza lasciare la benché minima traccia, Tasker e Boardman.
Molti libri di successo raccontano le avventure di Bonington, riassumendo così la sua vita e le sue spedizioni.
Dalla Regina Elisabetta, nel 1996, è stato nominato Cavaliere della Monarchia Britannica per meriti sportivi.
Ha ricevuto, nel 2015, il Piolet d’Or alla carriera alpinistica.
(1).- Regione montuosa che è un parco nazionale dell’Inghilterra nordoccidentale, famosa per la bellezza del suo panorama e per le sue connessioni letterarie.
(2) – Il 29 agosto 1961 tre cordate, l’una a ruota dell’altra, giunsero in cima. In vetta al Bianco di buon mattino a spuntare dall’abisso è un quartetto anglo-polacco: prima gli inglesi Bonington e Whillans, poi la cordata formata dall’inglese Clough e dal polacco Djuglosz. Infine nel pomeriggio è stata la volta della cordata franco-italiana di Renè Desmaison, Pierre Julien, Ignazio Piussi e Yves Pollet-Villard.
(3).- Come capo-spedizione Bonington ha diretto la prima salita alla parete Sud dell’Annapurna I nel 1970, dove Don Whillans e Dougal Haston raggiunsero la cima, e quella del versante Sudovest all’Everest nel 1975.
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