Sino al 25 ottobre la cittadina di Cormano, alle porte di Milano, si anima con l’Ottobre Manzoniano, consolidato calendario di eventi, convegni, musica e spettacoli promosso dal Comune di Cormano. L’assessore alla cultura del Comune, Roberta Zanzani, ha dichiarato “Anche se si tratta di un’edizione leggermente ridotta, con venti eventi per la nota situazione, la kermesse rimane un appuntamento atteso dai milanesi e dagli abitanti di altri Comuni limitrofi; continuiamo ad avere richieste per la visita alla villa di Brusuglio, così tanto cara ad Alessandro Manzoni, resa accessibile per l’occasione dalla proprietà”.
L’Ottobre Manzoniano a Cormano giunge alla 16^ edizione ed ha avuto il contributo di un apposito comitato scientifico che vede tra i componenti docenti come Gianmarco Gaspari, dell’Università Insubria, e Pierantonio Frare, dell’Università Cattolica.
Giovanni Alessi - La manifestazioni di Brusuglio possono far ricordare ai lecchesi le edizioni dei Congressi Nazionali di Studi Manzoniani, svoltisi a Lecco con scadenze biennali o triennali, dal 1955 al 1985. La prima edizione del 1955 venne inaugurata in modo solenne dal sindaco Luigi Colombo nella piazza con il monumento all’autore dei Promessi Sposi. Era la prima delle storiche regie culturali di Claudio Cesare Secchi, presidente del Centro Nazionale di Studi Manzoniani di Milano. L’edizione 1973 si svolse fra Milano e Lecco, in omaggio al centenario della scomparsa del grande scrittore. Nello stesso 1973 la ricorrenza centenaria fece sì che la ricorrenza manzoniana ebbe richiami nazionali di vario tipo. A Massa Marittima venne dedicato a Lecco ed al Manzoni il Balestro del Girifalco, annuale tradizionale contesa fra le contrade del caratteristico Comune toscano. Era presente una delegazione del Comune di Lecco guidata dall’assessore Giuseppe Agostoni.
Lecco ed il Manzoni furono alla ribalta della celebrazione dantesca di settembre a Ravenna, con l’annuale rito dell’offerta dell’olio da parte Comune di Firenze per la vicina tomba nella basilica ravennate di San Francesco, dove arde la lampada votiva della Società Dantesca.
Nell’omelia della Messa il religioso francescano padre Severino Ragazzini, ricordò Dante e Manzoni, definendoli le due massime espressioni letterarie della cultura cattolica italiana.
I Congressi di Studi del decennio 1960/1970 furono molto seguiti dal vice sindaco ed assessore alla cultura Antonietta Nava, Nel 1963 il Comune di Lecco, con voto unanime del Consiglio Comunale, aveva acquisito la proprietà della villa Manzoni al Caleotto dalla famiglia Scola che l’aveva assunta dai Manzoni dal 1818.
L’edizione del Congresso del 1971 si svolse per la prima volta nel nuovo salone delle vecchie scuderie sull’ala della villa verso il parco.
Nessun commento:
Posta un commento