2020-08-23

DEI TRE VOLUMI “L’ADDA, IL NOSTRO FIUME”, DELLO SCRITTORE PIETRO PENSA È STATO FATTO OMAGGIO A SUA SANTITA’ GIOVANNI PAOLO II E ALTRESI’ AL CARD. CARLO MARIA MARTINI E ALL’ALLORA ARCIVESCOVO DI MILANO, CARD. DIONIGI TETTAMANZI

QUARTA PUNTATA 

 

di Germana Marini - Molta strada è stata fatta da Claudio Redaelli dopo la pubblicazione della trilogia “L’Adda il nostro fiume”. 

D’intesa con l’editore Alfredo Colombo, proprietario al 50% della testata “Il Punto Stampa”, è stato messo a punto il rinnovo della società per altri vent’anni, con la certezza di poter dare un ulteriore contributo all’approfondimento delle grandi tematiche del territorio lecchese e, più in generale, della Lombardia. Basti citare, al proposito, i temi della viabilità nelle Prealpi Orobiche, dell’Università lecchese, della Sanità, con il nuovo Ospedale “Alessandro Manzoni” in primo piano e della Cultura. 

E ancora, quelli legati allo sviluppo della montagna e dell’Economia Lariana, con le Associazioni di categoria, dall’Unione Industriali all’Associazione piccole e Medie Industrie, dall’UPAO – Confartigianato all’Unione Commercianti, presenti sulle pagine del Punto Stampa da oltre tre lustri. 


Da vent’anni tramite il Punto Stampa Redaelli segue le iniziative culturali,  artistiche ed economiche anche del Canton Ticino.  

Partecipa al vernissage di decine di mostre a Locarno, Lugano, Bellinzona, Rancate e in molti altri centri della Svizzera, ed ha seguito le più importanti esposizioni pittoriche internazionali degli anni 80 e 90. 

Un legame particolarissimo è poi quello con la Valtellina. 

La prima, in provincia di Sondrio risale al gennaio 1953, quando Claudio Redaelli, allora segretario della Fgci di Lecco, venne invitato a tenere una riunione della Fgci Valtellinese all’Abetina di Sondalo. 

Da allora si è sempre interessato dei problemi della Valtellina. Per oltre trent’anni, inoltre, ha seguito Il Premio Internazionale di pittura Contea di Bormio, segretario dello stesso e responsabile delle pubbliche relazioni. 


Nel campo dell’editoria la Cbrs Editrice e Il Punto Stampa hanno realizzato una trentina di pubblicazioni, tra le quali spicca la trilogia “L’Adda , il nostro fiume”, del compianto scrittore Pietro Pensa, insignito della Medaglia d’Oro da parte del Comune di Lecco, in occasione della consegna dei riconoscimenti attribuiti per la ricorrenza patronale di San Nicolò. 

Lo stesso Pensa si è pure aggiudicato, per questa sua imponente opera, altri premi a livello provinciale, regionale e nazionale. 

Ed altri pubblici attestati  ha avuto Claudio Redaelli, come il Premio Ecobravo, istituito dal Parco Adda Nord, consegnatogli nel 1998 con la seguente motivazione:  

“Editore della trilogia di Pensa e di tante altre opere, egli ha creduto fermamente nel progetto di conservare le memorie del passato perché siano vive quando giungerà il momento in cui gli uomini ne sentiranno ancora il bisogno e andranno a cercare quello che avevano perduto. 

È sempre stato convinto che un popolo che dimentica la sua anima, che tagli i legami con il passato e con la propria storia, sia un popolo di uomini vuoti ed aridi”. 

Significativo il ruolo svolto dal mensile diretto da Claudio Redaelli nel corso del grande Giubileo dell’anno 2000, allorché   lo stesso ha dato ampio spazio, con alta professionalità alle iniziative della Pontificia Facoltà Teologica “Maria-num”.  


Nelle pagine – oltre ottanta – sono raccolti cinque incontri giubilari delle realtà di Lecco, a partire da quello coinciso con la consegna in San Pietro a Papa Giovanni Paolo II dei tre volumi dell’illustre storico Pietro Pensa, dove natura, storia ed economia si intrecciano con i temi della religiosità, delle tradizioni e del folclore. 

 La raccolta è stata consegnata al Santo Padre con una memorabile lettera, nella quale Redaelli scrive: “Vi sono raccolte le pagine con le quali si è inteso celebrare e vivere degnamente questo anno, tenendo gli occhi fissi su Gesù Cristo, Giubileo vivente. 


Sono gli occhi della fede e dell’amore che lo confessa Figlio di Dio, fatto uomo per noi e Salvatore del mondo, che si lasciano affascinare dal suo volto e conquistare dal suo appello alla conversione del cuore, all’accoglienza della misericordia del Padre, alla condivisione della sua vita di grazia dentro la comunità del Discepoli. Maestro di questo cammino è il Santo Padre.  

Le pagine che seguono, cercano umilmente, di sviluppare quanto suggerito dal magistero del Papa, spingendo il lettore a prendere parte alla straordinaria avventura del Grande Giubileo, “ anno di grazia, tempo di gioia”, felice espressione del nostro caro cardinale Dionigi Tettamanzi. 

Soprattutto nella scoperta di quella dimensione, il pellegrinaggio, che esprime il desiderio di incontrare Dio”.  


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