Il “caimano del Lario” ha coperto i quasi 15 chilometri del tracciato in 3 ore e 44 minuti
di Claudio Bottagisi Le sue imprese natatorie, è risaputo, non si contano. Ha scritto pagine importanti nella storia delle “gran fondo” e ricevuto numerosi riconoscimenti. Una vita in acqua, verrebbe da dire, quella di Leo Callone. Già, perché proprio in acqua il “caimano del Lario” ha percorso a nuoto oltre centomila chilometri. Come dire, 100 milioni di bracciate dentro le quali racchiudere la sua prestigiosa carriera.
Il 26 agosto, dunque tra pochissimi giorni, Callone taglierà un altro traguardo, quello dei 75 anni. Classe 1945, capace di collezionare in oltrecinquant’anni di carriera qualcosa come 300 vittorie in piscina e 200 in acque libere, Leo vanta un palmarès che comprende una ventina di titoli italiani e 50 allori regionali in piscina, 18 titoli nazionali in acque libere, quattro record del mondo, tre medaglie di bronzo ai campionati mondiali di fondo, una quindicina di maratone internazionali, tre Capri-Napoli e la Ponza-Circeo, oltre alla traversata della Manica, la sua prima grande impresa datata agosto 1981.
Più d’una anche le iniziative sociali portate avanti da Callone in particolare tra il 2001 e il 2011. Tra le altre, la chiesa e una clinica medica sorte nel Sud-est del Guatemala, da lui volute in memoria del figlio Nicola, scomparso in tragiche circostanze nel 2000.
Una vita in acqua, si è detto. E lui, alla soglia appunto dei 75 anni, non si ferma. Così domenica scorsa, proprio per festeggiare… a modo suo il compleanno, Leo Callone - nativo di Mandello Lario - si è reso protagonista di una nuova impresa. Partendo da Verceia, ha effettuato con successo il periplo del lago di Mezzola, coprendo i quasi 15 chilometri del tracciato nel tempo di 3 ore 44 minuti e 2 secondi.
Un’altra sfida portata a termine con successo, nata sotto gli auspici (e con il patrocinio e il supporto) del Comune di Verceia e della Canottieri Retica.
A seguire da vicino l’ennesima impresa di Callone vi era Carlo Gaddi, grande ex campione di canottaggio cresciuto alla scuola della Canottieri Moto Guzzi e dell’inossidabile Giuseppe Moioli, alle spalle 15 Mondiali disputati, sette titoli iridati, (oltre a tre argenti e a un bronzo) e la partecipazione a tre Olimpiadi: Seul 1988, Atlanta 1996 e Sydney 2000.
Ad accompagnare Leo anche un altro suo grande amico, quell’Andrea Oriana più volte campione italiano sui 200 e nei 100 delfino, alle spalle la partecipazione agli Europei del ’95 e del 2000, alle Olimpiadi di Atlanta del ’96 e a due edizioni delle Universiadi, oltre che agli Europei in vasca corta del 2001.
Grande, all’arrivo, la soddisfazione di Callone, capace di portare a termine questa impresa natatoria in uno tra i laghi più freddi della Lombardia, dove la temperatura dell’acqua ieri in alcuni punti non superava i 17 gradi. E di fermarsi non se ne parla. Il “caimano del Lario”, infatti, guarda già alla sua prossima avventura, destinazione il Guatemala.
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