Il MuRAC, Museo della Croce Rossa di Como, ha riaperto al pubblico e sono ripartite le attività culturali con la prima visita dopo il lockdown. Alla ripartenza del museo ha partecipato l’assessore del Comune di Como Elena Negretti, mostrando apprezzamento per un’attività culturale che dal 2014 offre alla cittadinanza e ai visitatori l’opportunità di scoprire eventi di storia locale in un’atmosfera suggestiva. Nel museo è possibile visitare il rifugio antiaereo e antigas della seconda guerra mondiale, e le sale ricche di documenti e cimeli di notevole interesse.
In questa occasione la Croce Rossa di Como ha avuto inoltre l’onore di ospitare l’ispettrice nazionale delle infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana, sorella Emilia Bruna Scarcella. Durante la visita l’ispettrice ha espresso vivo interesse e si è soffermata sul filo indissolubile che lega l’associazione di ieri e di oggi: l’immutata adesione ai principi che ne guidano l’azione umanitaria e la capacità innovativa per fornire la risposta efficace ai bisogni dei vulnerabili.
«Siamo particolarmente orgogliosi della riapertura di questi spazi perché oltre a costituire un’alta valenza storica, la Croce Rossa in questo modo offre la possibilità ai turisti e alla cittadinanza di godere di un momento culturale importante nel pieno rispetto delle regole e salvaguardia della salute», spiega il commissario dott. Adriano De Nardis.
«Il MuRAC è una realtà particolare che racconta un tratto significativo della storia di Como e merita di essere visitata», commenta l’assessore Elena Negretti.
Il MuRAC è visitabile su prenotazione dal sito https://www.murac.it/museo/, scrivendo a info@murac.it, o telefonando allo 031 243289.
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