2020-07-20

1954: hanno inizio i lavori per la strada verso San Genesio

Nota introduttiva – Il presente testo è parte di una ricerca storica più ampia sul San Genesio, realizzata intorno al 1990, ma che non ha poi avuto pubblicazione con un programma editoriale previsto di ampio respiro su tutto il territorio della Brianza oggionese. E’ ancora di attualità la parte che viene ora pubblicata, relativa alle vicende del 1954.



           di Aloisio Bonfanti -  Nel 1954 il Comune di Colle Brianza diede inizio ad un progetto di raccordo carrozzabile con tutte le frazioni e le località del territorio: poteva rientrare anche San Genesio. L’onorevole Fulvio Fabbri, già segretario provinciale della Democrazia Cristiana di Como e presidente di Coltivatori Diretti, eletto al Parlamento della Repubblica del 1953, prese a cuore il progetto. L’attività parlamentare di Fulvio Fabbri fu, purtroppo, breve: moriva nel 1956, ma era già riuscito a sostenere le esigenze della gente della collina brianzola, con una rete efficiente di collegamenti stradali. I primi lavori ebbero inizio il 10 ottobre 1954, con un cantiere di 30 addetti; si conclusero il 5 dicembre 1955. Il tracciato partiva dal bivio di Campsirago e dalla esistente mulattiera perfezionava ed ampliava la strada verso San Genesio.

            Il progetto richiedeva un ente gestore per sostenere gli oneri finanziari del cantiere-scuola; Antonio Cattaneo si assunse, per intero, la spesa, che presentò alcuni imprevisti. I lavori furono, infatti, resi più aspri da imprevedibili difficoltà del terreno roccioso e gli stanziamenti statali risultarono insufficienti per coprire le spese, rischiando così di non consentire il completamento dell’opera. La disponibilità di Antonio Cattaneo fu presente anche in questa circostanza, apprezzata e sostenuta dall’onorevole Mario Martinelli (più volte ministro nei Governi della Repubblica) e dal prefetto di Como.
            La strada verso il San Genesio è stata al centro anche di una ricerca del lecchese Guido Puccio, che nel 1963 era un esordiente nella politica della Democrazia Cristiana, nel movimento giovanile dello Scudo Crociato con la guida Giovanni Fiamminghi, che sarà sindaco di Malgrate, assessore e poi presidente dell’Amministrazione Provinciale di Como. Guido Puccio, a sua volta, sarà sindaco di Lecco dal 1970 al 1975. Puccio scrive “I lavori lunghi e difficoltosi si susseguirono sino al primi di dicembre 1955. Prima della fase di esecuzione il progetto dovette subire altre modifiche dovute ad impreviste asperità del terreno e per i suggerimenti dei viciniori che si rivelarono al riguardo oltremodo necessari. Lo stanziamento governativo si manifestò preso insufficiente aggravato dal fatto che molte giornate lavorative vennero impiegate nell’allora impraticabile sentiero prima di Cagliano. L’opera minacciava di vedersi incompiuta, trovando avversità presso le successive amministrazioni comunali del Colle. Si ruppero gli indugi ed in proprio la strada ebbe il suo compimento. Visite si ebbero da parte del prefetto di Como, che, con ripetute elargizioni, favorì la sistemazione delle altre strade d’accesso. Anche l’onorevole Mario Martinelli diede il prezioso apporto sostenitore per le pratiche. Si ebbero sopralluoghi da parte dei tecnici del Genio Civile di Como che suggerirono modifiche e ritocchi rivelatisi, alla fine, utilissimi. Ora, conclude le sue note Guido Puccio, l’eremo di San Genesio, che sovrasta i deliziosi panorami della conca dei laghi pariniani e della Brianza, continua ad essere meta di pellegrinaggi ed escursioni. La sua immutata bellezza e la sua spirituale fama attirano sempre più quanti soprattutto amano i grandi silenzi delle vette, così come San Benedetto amabat montes”.

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