È stato molto partecipato il webinar «Lo stile di vita sostenibile» che il 28 maggio l’Università dell’Insubria ha proposto ai suoi studenti per la presentazione del 6° Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile realizzato da Lifegate in collaborazione con l’Istituto Eumetra MR, una ricerca che attesta che sono 36 milioni gli italiani interessati a questa materia ritenuta fondamentale nella visione del futuro.
Hanno introdotto l’argomento Elena Maggi, delegata del rettore alla sostenibilità e professore associato del Dipartimento di Economia, Daniela Negrini, direttore della Scuola di dottorato, e Barbara Pozzo, direttore del Dipartimento di Diritto economia e culture e titolare della cattedra Unesco. Sono poi intervenuti e hanno risposto alle domande degli studenti il direttore editoriale di Lifegate Simona Roveda e Renato Mannheimer dell’Istituto Eumetra MR.
Come spiega Elena Maggi: «In questo momento di emergenza sanitaria e grande difficoltà economica è diventata ancora più urgente la necessità di accelerare la transizione verso un modello sostenibile di sviluppo e verso l’attuazione dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. In questo contesto le università hanno il dovere di rafforzare ulteriormente l’impegno in termini di didattica, ricerca, trasferimento tecnologico, public and social engagement sui temi dell’Agenda 2030».
«Nell’ambito della mission dell’ateneo – aggiunge Barbara Pozzo – il Dipartimento di Diritto economia e culture ha deciso di aprire un curriculum sulla sostenibilità nella sede di Varese. Il curriculum prevedecorsi sulla governance delle variabili ambientali, come per esempio il diritto internazionale ed europeo dell’ambiente o il diritto del territorio e dell’urbanistica, e corsi altamente professionalizzanti che mettono in evidenza il ruolo degli operatori economici, come quello dedicato alla responsabilità delle imprese in campo ambientale».
«In quest’ultima indagine – ha dichiarato Renato Mannheimer – abbiamo visto che dal 2015 la conoscenza della sostenibilità è raddoppiata, soprattutto nei giovani, e più di 7 italiani su 10 sono coinvolti e praticano una militanza concreta, ancora di più nella Generazione z una crescita enorme, dati che non si possono trascurare neanche nelle scelte politiche».
I risultati completi della ricerca sono consultabili su lifegate.it/osservatorio
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