296 pagine – copertina b/n con risvolti – foto b/n e a colori – formato cm. 23x15,5 –
Euro 19,90 – Collana “I Rampicanti” – Edizioni Versante Sud
Renato Frigerio “Il nome di Silvo Karo suscita nella maggioranza degli alpinisti di tutto il mondo una sorta di timore reverenziale. Come può una persona normale fare cose simili? Dopo più di trent’anni le sue vie più pericolose e impegnative rimangono tutt’oggi irripetute. Questa non è un’autobiografia di un uomo comune: è la storia di un lottatore che ha portato dall’altra parte qualcosa di prezioso”. Dopo queste parole di recensione di un alpinista del prestigio di Paul Pritchard che dalla tremenda disgrazia in montagna ha avuto in cambio la dote di diventare uno straordinario e profondo scrittore, potrebbe sembrare superfluo aggiungere oltre per valorizzare questo volume autobiografico.
Ma non si finirebbe mai di parlare della lunghissima carriera alpinistica di Silvo Karo, che prende l’avvio nel lontano 1978, appena sedicenne, e si conclude nel 2017, dopo un cammino intenso e ininterrotto. Nel libro da lui scritto prendono risalto imprese e avventure addirittura sbalorditive, alleggerite dal racconto di aneddoti curiosi e piacevoli, descritti con avvincente semplicità e freschezza. La trasparente sincerità di quanto trasmette non consente di mettere in dubbio che qui ci sia qualcosa di falso o esagerato, anche se spesso le impressionanti vicende che hanno caratterizzato molte di queste arrampicate e conquiste hanno dell’incredibile. Tutto quello che viene raccontato, con una lucidità che fa avvertire gli episodi come fossero appena accaduti, si riferisce ad imprese che hanno colpito ed entusiasmato gli appassionati di ogni generazione, malgrado lui li esponga come la normalità della comune attività di ogni alpinista. Ma intanto riscontriamo che, non appena l’alpinista sloveno percepisce che il suo tipo di alpinismo, nonostante le indubbie soddisfazioni guadagnate nell’affrontare ogni impresa senza guardare al rischio, ai sacrifici e all’immensa fatica, potrebbe trasformarsi in normale routine, riesce sempre a trovare nuovi ambienti, nuove modalità e nuovi stili per esprimere pienamente tutte le sue eccezionali potenzialità.
Come racconto autobiografico, il libro ci consente di conoscere Silvo Karo sotto tutti gli aspetti umani, a partire dalla sua origine familiare, di gente povera, legata al duro lavoro della campagna, e di vedere come nasce la sua passione per la montagna, che fin dall’adolescenza prende spunto dal particolare ambiente sociale. Nel libro trovano spazio anche interessanti considerazioni legate al periodo storico e politico del suo paese, e, proseguendo di volta in volta, acute valutazioni critiche delle diverse situazioni territoriali, senza tralasciare quelle che gli premeva addossare agli enti e alle persone che avevano avuto a che fare con l’alpinismo e le sue vicissitudini.
È innegabile che il volume si presti ad una lettura interessante e piacevole, ma nello stesso tempo offre opportunità e motivazioni concrete che inducono alla riflessione e alla condivisione.
PARLIAMO DI SILVO KARO ESPONENTE DI SPICCO DELL’ALPINISMO SLOVENO
Sono lieto di proporre alla Vostra attenzione la recensione, qui acclusa, del libro di Silvo Karo, un alpinista sloveno contemporaneo, che ha scritto le riflessioni del suo bagaglio interiore, le opportunità per misurarsi tra validi e formidabili compagni di cordata, i suoi tormenti, i suoi obiettivi, ma più ancora gli ideali che prendono vita nel suo animo.
Il silenzioso Silvo Karo è un tipo pragmatico, misurato e schivo, con al suo attivo un curriculum fantastico di quasi 2000 salite, 170 vie nuove e 24 spedizioni extraeropee.
La crescita di Silvo Karo, classe 1960, come scalatore prende forma gradualmente, sviluppandosi dai suoi esordi in Slovenia e sulle Giulie, passando dopo alcune esperienze nell’arco delle Alpi e in Europa, nello Yosemite in Colorado, alle prodigiose imprese in Patagonia, fino all’Himalaya, in Karakorum, Nepal e Tibet, incluso l’exploit leggendario, in stile alpino con 6 giorni sulla parete, al pilastro Ovest del Bhagirathi III, in India del Sud.
Entusiasmo, spericolatezza e voglia di vivere si concentrano sotto l’aspetto alpinistico nella biografia di Silvo Karo, con imprese che hanno trovato uno spazio straordinario nel mondo della montagna e dell’arrampicata, osservato ai massimi livelli.
È questa una buona lettura, assolutamente da non perdere. Un compendio e un riscontro non solo allettante, ma davvero appassionante nella realtà dei fatti considerati, che rivelano aspetti ancora non del tutto conosciuti di Silvo Karo.
.- Note complementari aggiuntive.
L’alpinismo sloveno è rappresentato da eccezionali talenti, che si sono formati sulle Alpi Giulie e Carniche. Essi si sono resi protagonisti di numerose imprese, distinguendosi per la capacità di far progredire l’alpinismo in modo sensazionale.
A partire dal 2000 alcuni tra i loro migliori esponenti sono intervenuti a Lecco per tenere conferenze. E a testimoniarlo, il seguente elenco viene riportato nell’ordine alfabetico:
Tomaz Humar, Monika Kambic, Davo Karnicar, Silvo Karo, Pavle Kozjek, Luka Lindic, Peter Podgornik, Marko Prezelj, Andrej Stremfelj e Marija Stremfelj.
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