2020-06-10

ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA DI CONFCOMMERCIO LECCO

Al centro la relazione del presidente Antonio Peccati


"Le imprese del commercio, del turismo e dei servizi che rappresentiamo sono attese da mesi difficili e complicati: siamo pronti a soddisfare al meglio le loro richieste, continuando a essere un punto di riferimento e un approdo sicuro. Confcommercio Lecco siamo noi: imprese e imprenditori, collaboratori e dipendenti della associazione. Insieme possiamo farcela, puntando sempre a fare meglio per i nostri soci e per il nostro straordinario territorio".
Con queste parole si è chiusa la relazione che il presidente di Confcommercio Lecco, Antonio Peccati, ha presentato durante l'assemblea generale ordinaria dell'associazione di piazza Garibaldi svoltasi lunedì 8 giugno. Nel suo intervento il presidente Peccati ha ripercorso quanto fatto nel 2019, aprendo però numerose finestre anche su un 2020 che "ha costretto a ripensare e a riorganizzare le nostre vite, dal punto di vista professionale e non solo": "Originariamente avremmo dovuto trovarci lo scorso 8 aprile, ma già a metà marzo, in piena emergenza, abbiamo dovuto annullare questa assise. Abbiamo voluto aspettare per trovare comunque un'occasione per ritrovarci e confrontarci: l'assemblea annuale rappresenta, come ho già avuto modo di dire, una opportunità preziosa per guardarsi indietro e nello stesso tempo per proiettarsi in avanti". Dopo aver fornito alcuni numeri nazionali, il presidente ha iniziato ad addentrarsi nei dati locali: "Anche il 2019 è stato un anno decisamente positivo per l'associazione: abbiamo registrato 178 nuovi soci, 66 cessazioni con un incremento complessivo della base pari a +112. Si conferma il trend degli ultimi anni che vede in decisa crescita le imprese del turismo, in aumento quelle dei servizi e in difficoltà quelle legate al commercio. La capacità di offrire risposte e servizi, di fare sentire le imprese considerate e ascoltate, in tempi normali è stata importante. Ora, in questi tempi di Covid-19, diventa fondamentale riscoprire e ripensare il nostro rapporto con le imprese associate. Posso dire che la prima risposta Confcommercio Lecco l'ha data in questi mesi di emergenza. L'associazione è rimasta sempre operativa (anche se chiusa al pubblico dal 12 marzo al 4 maggio al fine di tutelare la salute di associati e dipendenti) per fornire assistenza e consulenza agli associati e supportare le imprese, sia quelle che nella prima fase sono rimaste chiuse (e costrette a districarsi tra la cassa integrazione e le possibili richieste di indennizzo) sia quelle rimaste sempre aperte, in primis il mondo dell'alimentare (ma anche edicole, farmacie, onoranze funebri...). La struttura di Confcommercio Lecco ha risposto alla grande: penso agli aggiornamenti costanti del sito, al materiale messo a disposizione delle imprese, alle newsletter con le normative... Abbiamo dato una risposta pronta ed esaustiva e le imprese hanno riconosciuto e apprezzato questo lavoro. Sappiamo che c'è ancora molto da fare anche perché l'onda lunga della crisi ci accompagnerà per tutto il 2020. Ma siamo pronti a progettare nuovi servizi e a pensare nuove strategie: non ci siamo mai tirati indietro quando c'era da cambiare per essere al passo con i tempi e non lo faremo nemmeno nell'era del Covid-19".
Quindi ha parlato di formazione e di distance learning (Confcommercio Lecco ha da poco arricchito il suo catalogo con nuove proposte, grazie alla collaborazione con Interattiva, partner a livello nazionale), di iniziative del Gruppo Terziario Donna (Academy) e Giovani (Gift), della dimensione culturale ("che poi vuol dire attenzione alla comunità nella quale viviamo e alla crescita delle persone soprattutto delle giovani generazioni"), portata avanti in primis con Leggermente ma anche con il cineforum "Ma che film la vita!" e, in veste di partner, con il Festival Tra Lago e Monti e con il Premio Manzoni di 50&Più. 
Atteso anche il passaggio dedicato al turismo, vero tratto caratterizzante della presidenza Peccati. Nella relazione c'è stato dunque spazio per il Master sul Turismo - la cui terza edizione inizierà in autunno per concludersi a primavera 2021 -, per il lungolago di Lecco (nel 2019 c'è stato l'atteso avvio del progetto waterfront e Peccati ha ribadito la richiesta di Confcommercio Lecco: "Chiediamo che si ragioni pensando agli attori che giocano la partita del turismo, ovvero gli operatori economici, gli imprenditori, gli investitori: non serve un nuovo lungolago fine a sé stesso") e per il porto ("Non è più accettabile che Lecco non abbiamo un porticciolo turistico"). 
Quindi nel suo intervento è ritornato sui temi legati all'associazione: "Sappiamo di essere un punto di riferimento per gli associati, ma possiamo e dobbiamo fare meglio. Bisogna avere la capacità di continuare a progettare per domani, dando nello stesso tempo risposte alle esigenze quotidiane di chi apre un bar o avvia un negozio. La galassia Confcommercio Lecco può, anzi deve, erogare servizi puntuali e di qualità. Anche in quest'ottica va letta l'operazione che abbiamo deciso a fine 2019, ovvero l'acquisto da parte della società Immobiliare Welfare Srl (controllata al 100% da Confcommercio Lecco) dell'immobile di Via Roma 51: l'ex Palazzo Ghislanzoni, che sarà in parte a disposizione dell'associazione e in parte aperto all'utilizzo dei commercianti e dei lecchesi. Abbiamo in testa una proposta che contiene una dimensione sociale, appunto di welfare, che riteniamo un valore aggiunto per un'operazione davvero significativa, che ha permesso a noi di avere una prospettiva di crescita importante e a Lecco di non vedere andare in rovina un palazzo storico".
La relazione del presidente Peccati è stata poi messa ai voti e approvata all'unanimità, così come il bilancio consuntivo 2019 e previsionale 2020, la relazione del presidente del Collegio sindacale Maria Ratti, e il rifinanziamento del Fondo di Solidarietà (istituito nel 2007 dall'allora presidente Peppino Ciresa) che anche nel 2020 potrà essere utilizzato per alcune situazioni di difficoltà: nel 2019 il Fondo è servito per aiutare alcune imprese pesantemente danneggiate dal maltempo che, tra giugno e agosto dello scorso anno, ha colpito pesantemente il territorio, creando enormi problemi a diversi Comuni, in particolare Dervio, Premana, Primaluna e Casargo.



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