A fronte dell’emergenza determinata dalla diffusione del Covid-19, Acsm Agam ha adottato misure e strumenti specifici, in linea con le disposizioni delle autorità, al fine di tutelare la salute dei clienti e dei dipendenti e delle loro famiglie.
In particolare il Gruppo sin dall’inizio ha costituito un Comitato di Crisi al fine di assicurare la sicurezza e la salute dei dipendenti nonché garantire la continuità operativa aziendale e ha promosso un flusso costante di informazioni e aggiornamenti in modo di condividere l’evoluzione dell’epidemia e i provvedimenti conseguenti, costituendo anche dei Comitati specifici con rappresentanze e organizzazioni sindacali.
A tal riguardo il lavoro nelle sedi fin dai primi giorni dell’emergenza è stato organizzato secondo le disposizioni nazionali e regionali estendendo in particolare il ricorso allo smart working (formula che Acsm Agam aveva introdotto con successo già prima dell’emergenza) e le misure necessarie per i lavoratori impegnati nel garantire continuità di prestazione nelle reti di distribuzione, nei cantieri, nei servizi.
Parallelamente il Gruppo ha anche varato iniziative di protezione economica e solidarietà.
o per il territorio, con donazioni mirate a supporto delle attività sanitarie e delle fasce più deboli;
o per i clienti, con misure specifiche quale la sospensione dei solleciti di pagamento e sospensione della fornitura e rinvio all’8 maggio dei termini di pagamento delle fatture in scadenza a cavallo del mese di marzo-aprile;
o per gli oltre 800 dipendenti e i loro familiari, mettendo a disposizione un sussidio per sostenere gli eventuali lavoratori ricoverati per Covid-19 e coperture economiche e benefit per i congiunti (sussidio cedibile ai familiari a carico).
“Come Gruppo – ha sottolineato l’amministratore delegato, Paolo Soldani – abbiamo inoltre avviato un’iniziativa di solidarietà estesa a tutti i dipendenti, denominata #ACCENDILATUASOLIDARIETA. È stato costituito un Banco Ore Solidali raccogliendo le donazioni volontarie di ferie sia del gruppo dirigenziale che ha lanciato e per primo sostenuto il progetto, sia dei tanti colleghi delle società del Gruppo che hanno risposto favorevolmente all’iniziativa stessa, dimostrando generosità e solidarietà verso i colleghi”.
Grazie anche all’esito di questa iniziativa per tutto il mese di marzo si è evitato il ricorso all’istituto della cassa integrazione.
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