Tenuta istituzionale, interventi finanziari e di semplificazione i temi al centro dell’intervento del Presidente di Anci Lombardia Mauro Guerra, nel corso della riunione delle Anci regionali con il Presidente Antonio Decaro che si è tenuta martedì 14 aprile in teleconferenza.
Guerra ha voluto innanzitutto ringraziare il Presidente Decaro per lo straordinario lavoro svolto in queste settimane di emergenza, e il coordinatore Maurizio Mangialardi per il coordinamento delle attività che stanno svolgendo le Anci regionali. ANCI sta svolgendo un ruolo essenziale dal punto di vista della tenuta del tessuto politico-istituzionale del nostro Paese, oltre che del tessuto sociale. “Un grazie – ha spiegato Guerra - che arriva forte dalla Lombardia, regione che per prima si è trovata in questa situazione di crisi, che sta pagando il prezzo più alto e che probabilmente ne uscirà con più fatica rispetto agli altri territori”.
“Dentro la gravità dell’emergenza vi sono anche le tensioni politiche e nei rapporti tra Governo e Regione. In questo quadro Anci Lombardia, i Sindaci e i Comuni credo stiano svolgendo un ruolo centrale nel tentativo di mantenere un equilibrio nelle relazioni istituzionali. Per questa ragione, credo sia importante creare a livello regionale luoghi formalizzati di confronto fra Stato, Regione, Province, Comuni e Città metropolitana. Credo, inoltre, sia assolutamente necessaria una riflessione sul ruolo, sui poteri dei Sindaci e dei Comuni nel quadro di un potenziamento della sanità territoriale, alla luce dell’esperienza attuale. Condivido, quindi, la proposta di investire risorse su protocolli di sicurezza sanitaria delle nostre città e comunità”.
Per quanto riguarda la parte finanziaria, il Presidente, valutati positivamente i 500 milioni per l’emergenza alimentare e la sospensione delle rate dei mutui, ha fatto il punto sulla necessità di risorse e i 5 miliardi richiesti dai Comuni. “L’assoluta straordinarietà della situazione e dei conseguenti interventi finanziari che il Governo sta cercando di mettere in campo in tutti i settori economici e sociali valgono anche per i Comuni. Se il patto di stabilità europeo è sospeso in Italia possono e devono essere sospese regole che sono definite in funzione di quel patto.
Questo vale anche per la necessaria riduzione degli accantonamenti del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità, riduzione che renderebbe da subito disponibile una importante liquidità per i Comuni. Ed è indispensabile la “sterilizzazione” della alimentazione da parte dei Comuni del Fondo di Solidarietà Comunale (FSC), con assunzione del relativo onere da parte dello Stato.
Sul Fondo di Solidarietà Comunale credo che la nostra battaglia debba essere per la sterilizzazione del meccanismo di alimentazione del Fondo che si fonda sul rapporto tra capacità fiscale e fabbisogno, una capacità fiscale quest’anno inesistente. Sui fondi europei e la nuova programmazione, inoltre, credo valga la pena provare a ragionare su una ricostruzione, accelerazione e revisione di un loro utilizzo con modalità straordinarie.
Sul personale, infine, sui trattamenti accessori e sull’assunzione di personale a tempo determinato, concordo sulla necessità di maggiore autonomia”.
Il Presidente Guerra ha chiuso il suo intervento con l’importante tema della semplificazione dei processi per gli appalti e in generale di molti procedimenti burocratici “affinché - ha concluso - rimettendo in gioco l’impianto gotico e barocco con i quali amministriamo le nostre città, anche modalità che stiamo sperimentando in questi giorni di emergenza possano essere considerate per innovare, migliorare e rendere più efficiente ed efficace l’attività della Pubblica Amministrazione anche in tempi normali”.
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