Un incontro da appuntare nella propria agenda, quello che si svolgerà giovedì 6 febbraio a Colico, con inizio alle ore 20:45 presso l’Auditorium comunale M. Ghisla, all’interno della seconda fase della V° edizione de “Per fare un bambino ci vuole un Villaggio”.
Ospite d’eccezione, Don Fortunato Di Noto, Presidente di Meter Onlus, la nota associazione di Avola, impegnata, sin dal 1989, nella lotta alla pedofilia in Italia e all’estero e che opera in maniera concreta e crescente contro ogni forma di violenza, di sfruttamento e di indifferenza per garantire ad ogni bambino il diritto a vivere la propria innocenza.
Con il patrocinio dell’Amministrazione comunale, dell’ICS Galilei, della Parrocchia e con il supporto “logistico” di alcuni studenti dell’Istituto di Istruzione superiore Marco Polo, si svolgerà il quarto incontro, aperto a genitori, docenti ed educatori, della rassegna lecchese “L’umano alla prova: oltre le ferite dell’esistenza”.
Titolo della serata: DALLA PARTE DEI BAMBINI: LA TUTELA DELLA VITA CHE CRESCE.
Un tema, quella della tutela dei minori, che vede impegnati su diversi fronti genitori, scuola, istituzioni, comunità e chiesa locale e che purtroppo è spesso al centro delle cronache locali e nazionali.
Per comprendere l’entità del problema e quello che è in gioco, basterebbe leggere alcuni passaggi del Comunicato stampa diramato il 21 marzo 2019 da Meter Onlus in occasione della pubblicazione del proprio “Report annuale 2018 pedofilia e pedopornografia”. Leggiamo tra i numerosi passaggi: “I pedofili, i pedopornografi e gli abusatori dei bambini nel 2018 sono ancora più organizzati e strutturati a livello criminale: producono, scambiano, detengono e divulgano attraverso il web molte più foto e video. Inenarrabili nel loro contenuto: bambini sempre più piccoli (neonati e preadolescenti sono i preferiti dagli abusatori pedofili). In aumento i bambini di sesso maschile, stabile la preferenza femminile… I numeri, ne siamo consapevoli, dichiara don Di Noto presidente e fondatore di Meter onlus, non raccontano tutto: la realtà è sempre più orribile. Diminuiscono i link e le chat, ma i numeri sono sempre impietosi: il mondo della pedopornografia online è un’industria come sempre fiorente a dispetto dell’economia mondiale…. Con i nostri incontri di formazione e convegni”, prosegue il comunicato,” abbiamo incontrato 1.115 insegnanti ed abbiamo trattato temi quali bullismo e cyber-bullismo, Internet e nuovi media, pedofilia e abusi all’infanzia, tutela dei diritti dell’infanzia. Abbiamo incontrato 5.614 studenti coinvolgendoli in attività di prevenzione, formazione e intervento per l’educazione all’affettività e alla gestione delle emozioni, al buon uso di Internet e dei nuovi media, diritti dell’infanzia e gestione degli episodi di bullismo e cyber-bullismo. Abbiamo incontrato 205 famiglie, sempre sulle tematiche legate a infanzia e adolescenza. Meter fornisce formazione sulle tematiche quali psicologia, bioetica ed educazione agli studenti universitari grazie ai protocolli d’intesa siglati con le Università.” Conclude il comunicato: “Manca una azione preventiva ed educativa, arma vincente per un percorso di tutela del minore. Non c’è un diritto uniforme, non c’è un intervento uniforme: ci vorrebbero un’Europa e tante altre Nazioni nel mondo che si occupassero responsabilmente e seriamente della protezione dei bambini e invece non ci sono. Il silenzio e l’indifferenza uccide di più la già debole vita dei bambini vittime di questa azione perversa e crudele. Un abuso è sempre un abuso e lascia cicatrici permanenti.”
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