E' ora che la violenza perda il posto. Per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ll coordinamento donne della Cgil di Como ha organizzato un presidio in Piazza Vittoria a Como. Si è coperto con un telo rosso una panchina e si distribuito volantini a studentesse, studenti, donne e uomini per sensibilizzare circa il tema della violenza di genere.
Sono stati forniti alcuni numeri elaborati da Telefono donna Como: dal 1991 ad oggi il Centro antiviolenza ha accolto 5.189 donne. In particolare, nel 2018 le donne sono state 261: 224 donne hanno contattato il centro per la prima volta, 37 donne hanno proseguito il loro percorso cominciato negli anni precedenti. 176 donne sono italiane e 85 straniere.
Nel 2019 (al 31 ottobre), ci sono stati 166 nuovi accessi, mentre 35 donne hanno proseguito il loro percorso iniziato negli anni precedenti. Di questi 166 nuovi accessi, 103 sono italiane e 63 straniere; 102 hanno figli minori; la maggior parte di loro ha tra i 35 e i 44 anni e per 149 di loro la violenza è stata agita dall’attuale compagno/marito o ex partner.
"I femminicidi sono evitabili- spiega Chiara Mascetti, segretaria organizzativa della Cgil di Como - si deve intervenire sulla cultura e sull’educazione delle giovani generazioni. Si deve lavorare con le istituzioni per rendere applicabili le norme che esistono, per formare coloro che entrano in contatto con le donne che subiscono violenza e costruire una rete di supporto per far si che le vittime non si sentano sole. La battaglia delle donne vittime di violenza è individuale, ma non può essere vinta se non con il sostegno collettivo, con una rete che protegga e dia gli strumenti adeguati per proseguire la propria esistenza in maniera libera e dignitosa".
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