Nel 1964, John Coltrane e il suo Classic Quartet si recarono ai Rudy Van Gelder Studios per registrare – fatto senza precedenti per Coltrane – nuove versioni di alcuni dei brani più famosi del sassofonista.
Questa incisione, mai ascoltata fino ad ora, verrà pubblicata in CD, vinile e digitale con il titolo Blue World da Impulse!/Ume il prossimo 27 settembre. Nei primi mesi del 1964, l’anno in cui incise Crescent e A Love Supreme, Coltrane fu avvicinato dal regista canadese (del Québec) Gilles Groulx. Questi stava realizzando il film Le chat dans le sac, una storia d’amore (con implicazioni politiche) ambientata a Montréal. Grande fan del sassofonista, Groulx voleva a tutti costi che Coltrane realizzasse la colonna sonora, e riuscì ad avvicinarlo grazie alla personale conoscenza del contrabbassista Jimmy Garrison. Coltrane, sorprendentemente, accettò.
Così, tra le sedute di Crescent e A Love Supreme, nel giugno del ’64 John Coltrane convocò Jimmy Garrison, Elvin Jones e McCoy Tyner allo studio di registrazione di Rudy Van Gelder per fare qualcosa di pressoché inedito nel suo mondo musicale: rivisitare e incidere di nuovo pezzi legati a precedenti fasi della sua carriera.
Gilles Groulx era in studio, ad assistere alla seduta d’incisione. Non sappiamo se e quanto la sua presenza abbia influito, e se vi sia stato uno scambio di opinioni con Coltrane che possa avere contribuito al risultato finale di questa sessione tanto particolare. Registrato in mono su nastro da un quarto di pollice, il tutto fu mixato da Rudy Van Gelder nel suo celebre studio il 24 giugno del 1964. Groulx portò quindi il master in Canada per utilizzarlo come colonna sonora, anche se alla fine selezionò solo dieci minuti degli oltre trentasette che compongono l’integrale della seduta.
Blue World è stato masterizzato dal nastro originale da Kevin Reeves presso lo Universal Music Mastering di New York. Le lacche della versione in vinile sono state realizzate da Ron McMaster presso i Capitol Studios.
Blue World rivela lo sviluppo incessante non solo dello stile di Coltrane, ma anche il livello di interazione e la cifra sonora acquisita dal Classic Quartet nel 1964. Lo stile è assertivo, drammatico, e mostra una carica persino superiore a quanto il sound di Coltrane aveva rivelato fino ad allora. Ed è tanto più significativo che questa seduta di registrazione – quale che sia stato l’impulso che l’ha ispirata – abbia avuto luogo tra due incisioni che portarono ad altrettanti album fra i più spiritualmente trascendenti e di ampio respiro mai realizzati da Coltrane, tali da determinare il corso degli ultimi anni della sua attività creativa.
La pubblicazione di Blue World segue il grande successo dell’anno scorso Both Directions At Once: The Lost Album, l’album registrato in studio nel 1963 che ha rivelato nuove composizioni interpretate da un Classic Quartet al meglio della forma. Both Directions ha portato Coltrane in 21a posizione nella Billboard Top 200 chart, un risultato mai visto. L’album ha dominato senza sforzo le classifiche jazz in tutto il mondo, riuscendo ad entrare nella TOP 20 delle chart generiche in Italia, Francia, Germania, Giappone, Austria e Regno Unito, con una performance di più di 250.000 copie vendute nel mondo.
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