Ettore Toso e Dario Marcotti hanno superato il corso regionale che forma i “cuochi-contadini”
Natale in agriturismo per riscoprire quella tradizione e quella “memoria della cucina” che, sempre più spesso, è difficile trovare altrove. Ma con un tocco in più, quello dell’originalità e della capacità di innovare, bilanciare, emozionare. Non solo: se la capacità di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche nel tempo è la caratteristica più apprezzata, gli agriturismi delle province lariane hanno arricchito la propria offerta con servizi innovativi per amanti della natura e sportivi, con attività come il trekking, l’equitazione, o servizi dedicati agli amanti della cultura come la visita di percorsi naturalistici, fattorie didattiche e molto altro.
“Sono sempre più i cittadini lariani a scegliere di trascorre il pranzo di Natale in agriturismo, e diverse strutture si avviano quest’anno a registrare, sul territorio, il “tutto esaurito”, come non accadeva da tempo”. Lo conferma Emanuele Bonfiglio, presidente per Como-Lecco di Terranostra, l’associazione che riunisce gli agriturismi in seno a Coldiretti. “In provincia di Como sono attivi 164 agriturismi, 79 in quella di Lecco: il loro è un ruolo importante e strategico, anche perché si integra con un tessuto turistico che guarda all’internazionalizzazione: divengono infatti sempre più “bandiere gastronomiche” di un territorio dalle antiche tradizioni di sapori e cucina, raccontate già in tempi remoti nei capisaldi della letteratura in ambito culinario”.
Questi giorni segnano un passo importante, “perché, nel segno dell’innovazione e di una specializzazione sempre crescente, il comprensorio lariano accoglie due nuovi Agrichef, i cuochi-contadini che hanno frequentato il corso di specializzazione organizzato da Terranostra a livello regionale: si tratta di Ettore Toso e Dario Marcotti, entrambe dalla provincia di Como”.
Nel territorio lariano, oltre a Toso e Marcotti, ha conseguito l’attestato di Agrichef (frequentando in passato un analogo corso) Giulia Di Scanno di Schignano.
“La figura dell’agrichef – spiega Massimo Grignani, presidente Terranostra Lombardia - è espressione dell’impresa agricola e riveste un doppio ruolo: da un lato è agricoltore, dall’altro è promotore del territorio e del cibo tipico. L’obiettivo del corso di formazione era proprio quello di fornire ai partecipanti tutti gli strumenti utili ad unire e valorizzare la genuinità delle produzioni a Km zero con l’arte della cucina”.
Nel percorso formativo i cuochi contadini hanno potuto frequentare laboratori teorici e pratici dedicati a tecniche di cottura, presentazione delle ricette, valutazioni nutrizionali e abbinamenti enogastronomici. Tra i docenti anche Diego Scaramuzza, primo agrichef d’Italia e presidente nazionale di Terranostra Coldiretti. “In totale – continua Grignani – sono oltre 40 i cuochi contadini lombardi, formati da Terranostra a partire dallo scorso anno”.
I diplomi sono stati consegnati da Massimo Grignani e dal direttore di Coldiretti Lombardia Giovanni Benedetti, alla presenza del segretario nazionale di Terranostra Antonio De Amicis.
Nessun commento:
Posta un commento