di Gianfranco Colombo - L’incontro con lo psicanalista Massimo Recalcati, svoltosi lunedì sera all’auditorium della Casa dell’Economia a Lecco, ha avuto uno straordinario successo di pubblico. Tutto esaurito, dunque, per l’arrivo a Lecco di Recalcati in occasione dell’inaugurazione ufficiale di Jonas Onlus Lecco, il centro di clinica psicoanalitica per la cura dei sintomi contemporanei, fondato proprio dallo psicanalista nel 2003.
L'incontro, organizzato da Jonas Lecco in collaborazione con Assocultura Confcommercio Lecco, con il patrocinio del Comune di Lecco e con il supporto di Leggermente e della Camera di Commercio di Lecco, aveva un titolo accattivante: “La vita in gioco: il desiderio è adolescente?”. Dopo gli interventi di Riccardo Mariani, assessore alle politiche sociali del Comune di Lecco, e di Simona Viganò, psicologa e responsabile Jonas Lecco, ha preso la parola Massimo Recalcati che ha iniziato il suo intervento a partire dal concetto di desiderio in rapporto agli adolescenti: «L’elemento patologico più evidente dei giovani in difficoltà è oggi l’assenza di desiderio.
I ragazzi che stanno male non hanno passioni, non hanno vocazioni, sono chiusi dentro un mondo in cui sono connessi solo con gli oggetti tecnologici, divenuti ormai un prolungamento del loro corpo». Per ovviare a questa pericolosa chiusura, il segreto sta nel riaccendere il desiderio: «Rimette in moto il desiderio l’esperienza dell’incontro con un altro desiderio. E qui sta l’importanza della scuola e degli insegnanti, che sono le sentinelle del desiderio, perché, come diceva Pasolini, è la cultura che può riempire il vuoto da cui sono annientati i nostri ragazzi». A partire da concetto di cultura, Recalcati ha incentrato la sua attenzione sull’importanza dei libri, che sono i portatori di quel vaccino che può riaccendere il desiderio.
E’ questo anche il tema del suo ultimo libro, intitolato “A libro aperto” (Feltrinelli), a cui lo psicanalista ha dedicato la seconda parte della sua relazione: «Un libro è come il mare, aprire il libro equivale a fare l’esperienza dell’aperto. In un tempo come il nostro, dedito ad innalzare muri e a privilegiare la chiusura, il libro apre gli orizzonti. I libri sono fatti di lingue differenti, offrono l’esperienza della pluralità della vita, sono l’antidoto ai muri». Ma per Recalcati il libro è anche altro: «E’ un corpo erotico, in quanto oggetto del desiderio che ci sa cambiare. Ma il libro è anche un coltello, capace di penetrarci. Ci sono libri che ci catturano, che sanno entrare dentro di noi per trasformarci la vita». Al termine, i tanti applausi hanno chiuso la serata.
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